Il record negativo del Manchester City

È il primo club inglese a perdere 4 gare consecutive di Champions.

Pep Guardiola ha guardato la gara del suo City dalla tribuna, con ancora una giornata di squalifica da scontare dopo l’espulsione arrivata alla fine del primo tempo della gara della scorsa Champions contro il Liverpool, in panchina è andato Mikel Arteta. Lo stesso Arteta si è rifiutato di dare la colpa della sconfitta per 2 a 1 subita dal Lione, all’assenza del tecnico catalano: «Non si può dire che quanto accaduto sia dovuto al fatto che Pep non era in panchina, è completamente ipotetico. La verità è che abbiamo perso la gara, abbiamo cominciato lenti, abbiamo perso troppi duelli e per due volte nel primo tempo abbiamo dato via il pallone in aree pericolose e questo ha permesso al Lione di segnare in entrambe le occasioni». Resta il fatto che i Citizens hanno perso al debutto in casa contro il Lione scrivendo un nuovo record, questa volta negativo, nella storia del club. Dopo quelli della scorsa stagione, il City è diventato il primo club inglese a perdere quattro gare consecutive di Champions League. La striscia parte dalla sconfitta interna subita dal Basilea nel ritorno degli ottavi di finale della scorsa stagione e continua con le due gare perse contro il Liverpool di Klopp, fino alla sconfitta di ieri.

Le reti di Cornet e Fekir arrivano dopo errori individuali di Delph e Fernandinho, due degli uomini più fidati di Guardiola. Nonostante la smentita di Arteta la Bbc si è soffermata proprio sull’assenza del tecnico, individuandolo come uno dei fattori determinanti per la sconfitta dei Citizens. Il City non si trovava sotto di due reti in una match dal dicembre del 2016, gara in cui perse 3 a 1 dal Chelsea allenato da Antonio Conte. Il Mirror si è invece concentrato sulla scarsa atmosfera dell’Etihad stadium nella serata più importante del girone. Basta una comparazione con quanto visto la sera prima a Liverpool per trovare una differenza importante. Dopo un primo tempo giocato male, il City ha provato a riprendersi nella seconda frazione. Una gara che il Telegraph ha definito “indolente”, «una squadra convinta di vincere per il solo fatto di essersi presentata in campo». Dopo un’annata da record, il rischio è che il City possa sottostimare l’importanza di alcune gare e in generale di adagiarsi su quanto di buono fatto lo scorso anno. Unica nota positiva, la gara di Bernardo Silva, sempre più integrato negli schemi di Pep e secondo soltanto ad Agüero per quanto concerne le reti segnate fino a ora nel 2018.