In Scozia i calciatori non vogliono i campi sintetici

Hanno firmato una petizione per abolirli.

I giocatori della Scottish premiership, il campionato scozzese, hanno firmato una petizione per abolire i campi sintetici. Attualmente nella massima serie ci sono tre squadre che giocano sui “plastic pitches”, come li chiamano oltremanica: Kilmarnock, Livingston e Hamilton. Secondo la Pfa (Professional fotballers association) Scotland, il sindacato dei calciatori scozzesi, i campi in erba sintetica sono i peggiori del campionato. La palla rimbalza male, si recupera con maggior fatica dopo una partita e ci si muove peggio, queste le principali accuse alla superficie. Per questo, tutti i giocatori dei primi tre campionati, eccezion fatta per quelli delle squadre con campo sintetico (che non sono stati obbligati a firmare) hanno redatto la petizione, che segue un sondaggio dello scorso anno secondo il quale i campi di Hamilton e Kilmarnock erano i peggiori a detta dei calciatori. La Pfa sostiene che eliminare i campi in sintetico alzerebbe il livello del gioco e tutelerebbe maggiormente i calciatori. Anche Brendan Rodgers e Steven Gerrard, allenatori di Celtic e Rangers Glasgow, sono per un ritorno totale all’erba naturale.

Gerrard e Rodgers nell’ultimo Old Firm

Di altro avviso sono logicamente i club che hanno investito sulla superficie artificiale. «Non mi sembra che abbiamo un numero maggior di infortuni rispetto alle altre squadre», ha detto il presidente del Kilmarnock Steve Clark. «Abbiamo scelto di mettere l’erba sintetica per motivi finanziari e ne abbiamo beneficiato, visto che al tempo eravamo quasi in bancarotta e oggi abbiamo i conti a posto. Non possiamo cambiare campo a metà stagione, quindi non ha senso discuterne, e tra l’altro hanno dato il permesso a Livingston e Hamilton di mettere il sintetico proprio quest’anno. I campi sintetici ci sono dappertutto, comunque».