La rivelazione di João Félix

A 19 anni, è già il centro di gravità del Benfica.
di Redazione Undici
26 Febbraio 2019

João Félix ha compiuto 19 anni lo scorso 10 novembre, eppure la sua storia da calciatore è già molto ricca. È il simbolo del nuovo Benfica di Bruno Lage, ma è cresciuto nel vivaio del Porto, una storica rivale delle Águias di Lisbona: il trasferimento nella capitale risale al 2015, dopo sette anni nell’academy dei Dragões. L’esordio in prima squadra e nel massimo campionato portoghese è avvenuto in questa stagione, dopo due anni passati tra il Benfica B e la squadra Primavera, impegnata nel circuito giovanile nazionale e nella Youth League. È il più giovane marcatore nella storia della seconda divisione portoghese. Oggi João Félix conta già 10 gol e 6 assist in 1560 minuti di gioco, distribuiti su 27 partite. In pratica, il giovane attaccante lusitano costruisce o concretizza una rete ogni 97 minuti.

La precoce maturità di João Félix non è solo un discorso di cifre e di presenza nei tabellini, ma è percettibile soprattutto guardando il suo modo di stare in campo: non ha un ruolo definito, esplora tutto il fronte d’attacco e si propone continuamente in costruzione come in fase di conclusione. È un giocatore che colpisce per la sua capacità interpretazione del gioco, sembra sempre in grado di scegliere il movimento e/o la soluzione migliore: ad esempio, nella partita contro il Desportivo Aves si è inserito alle spalle della difesa, ha offerto a Pizzi un corridoio perfetto per il passaggio in profondità e poi ha battuto il portiere con un tocco morbido di sinistro. Non ci sarebbe nulla di davvero speciale, se non fosse che João Félix appartiene al gruppo dei “calciatori-Youtube”, nei video-skills lo si vede orchestrare la manovra in posizione di regista offensivo, superare avversari in dribbling, tentare spesso azioni personali, soprattutto in conduzione col piede destro, il suo preferito. João Félix ama la giocata raffinata, ma ha sviluppato anche la capacità di essere essenziale: due modi diversi di interpretare il gioco d’attacco che riescono a convivere ed alternarsi nello stesso calciatore. In un calciatore di 19 anni, al suo primo anno in una grande squadra. In un’intervista a The Players’ Tribune, ha dichiarato: «Amo tenere la palla, giocare un calcio meraviglioso e felice. Il Benfica cerca di insegnare ed esprimere uno stile molto vicino alle mie idee, ma crede anche nel tutto, nel sistema-squadra che viene prima dell’individuo».

“The New Rui Costa”: un titolo impegnativo

João Félix dovrà lavorare molto sul suo fisico, non ancora pienamente sviluppato dal punto di vista muscolare (180 cm di altezza per 64 kg di peso, secondo Wikipedia), il mismatch fisico con gli avversari è evidente in campo. Finora, ha compensato questa mancanza grazie alla sua tecnica di base e alla capacità di leggere il gioco, ma il prevedibile futuro ad altissimi livelli richiederà un grosso potenziamento atletico. Anche perché le aspettative su di lui sono enormi, il sito specializzato Bleacher Report ha addirittura scritto che «João Félix sembra essere un calciatore molto più completo rispetto a Cristiano Ronaldo quando aveva 19 anni».

Si tratta certamente di un’esagerazione, ma è anche una testimonianza rispetto alla qualità del progetto giovanile portato avanti dal Benfica negli ultimi anni: in occasione del match di Europa League vinto in casa del Galatasaray, la squadra delle Águias è scesa in campo con sei calciatori cresciuti nel centro sportivo di Seixal tra campo e panchina. João Félix sembra poter essere il giocatore-simbolo di questa nuova generazione di (aspiranti) campioni, ha già mostrato e scritto numeri importanti, ora deve solo compiere il passo più difficile: confermarsi, dopo un’esplosione davvero fragorosa. Le premesse ci sono tutte.

 

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