La partita della Nazionale catalana è diventata un caso politico

Alcuni club di Liga hanno impedito ai loro giocatori di accettare la convocazione.

La Nazionale di calcio delle Catalogna torna in campo due anni e quattro mesi dopo l’ultima volta. Nel dicembre 2016 la Tunisia impose il pareggio alla selezione catalana allo stadio Montilivi di Girona, lo stesso impianto che ospiterà la sfida contro il Venezuela, in programma lunedì 25 marzo. Sarà una partita importante, per diversi motivi: intanto, Gerard Piqué e Xavi Hernández hanno risposto alla convocazione dei due commissari tecnici, Gerard López e Sergio González, e saranno le grandi attrazioni della serata; poi è anche una questione di collocazione temporale, per la prima volta nella storia la Catalogna giocherà in una finestra della Fifa per le squadre Nazionali, mentre Spagna, Italia e Francia disputeranno match amichevoli oppure partite di qualificazioni agli Europei. Non passi inosservato il timing di questo storico esordio “ufficiale”, che avverrà in in un momento particolare per la regione nord-orientale della Spagna, dopo due anni di forti tensioni politiche culminati nell’autoproclamazione di indipendenza del governo Puigdemont – un atto non riconosciuto dal governo spagnolo, ma anche dalla comunità internazionale – e nel successivo scioglimento del parlamento, poi riformatosi con le nuove elezioni (dicembre 2017). Non a caso, la portavoce del governo catalano Elsa Artadi, ha affermato che «ci sarà un legame speciale tra tifosi e giocatori, per tutto ciò che la loro presenza rappresenta in un’occasione così importante».

Non solo Xavi e Piqué, anche altri calciatori importanti sono stati chiamati dai due commissari tecnici catalani: Bojan Krkic, Oriol Romeu, Martin Montoya, Marc Barta e Aleix Vidal hanno accettato la convocazione. Alcuni club spagnoli, però, hanno deciso di impedire ai calciatori convocati di unirsi alla Nazionale. Si tratta del Real Valladolid, del Rayo Vallecano e dell’Huesca, tutte squadre coinvolte nella lotta per non retrocedere dalla Liga. I giocatori che non hanno potuto rispondere alla convocazione sono Alcaraz, Masip, Alberto García, Álex Moreno Enric e Àlex Gallar. Lo stesso discorso vale anche per l’allenatore Sergio González, attualmente sulla panchina del Real Valladolid. Le società in questione hanno motivato questa decisione con la paura per possibili infortuni, il fatto che la Catalogna non sia una Nazionale riconosciuta dalla Fifa autorizza il rifiuto delle convocazioni. La Federcalcio locale e il ct Gerard, interpellati da El País, hanno deciso di non commentare il fatto, i giocatori che non hanno potuto unirsi alla squadra sono stati sostituiti.