Beckham ha un problema con lo stadio del suo Inter Miami

Vuole costruirlo al centro della città, non nei sobborghi.

L’Inter Miami è la franchigia che riporterà la Mls nella città più grande della Florida, a 19 anni dallo scioglimento dei Miami Fusion. Nonostante la squadra formalmente non esista ancora  – l’esordio avverrà nella stagione 2020 –, c’è già grande attesa intorno a questa nuova società, ovviamente tanto hype si deve al fatto che le quote azionarie appartengono, tra gli altri, a David Beckham. L’ex fuoriclasse inglese, presidente del club, si trova però a dover fare i conti con una situazione difficile in relazione allo stadio casalingo del suo Inter Miami: come riportato dal Guardianal momento non esiste un impianto di proprietà, e non c’è nemmeno un progetto perché possa essere costruito in tempi rapidi.

Per le prime due stagioni, l’Inter giocherà nel Lockhart Stadium di Fort Lauderdale, a 45 minuti di auto dal centro di Miami. Si tratta di un problema per il lancio del club, ovviamente legato al brand “Miami” e alla sua possibile penetrazione nel tessuto urbano, come suggerito anche dal quartier generale della Mls. Nell’articolo del Guardian linkato in precedenza, viene spiegata questa nuova dinamica: «Gli ultimi cinque stadi inaugurati per le franchigie calcistiche sono all’interno delle città, perché i Millennials che si avvicinano al calcio vivono in quelle aree. Nei primi anni Duemila, la costruzione dei nuovi impianti avveniva in spazi più ampi, lontani dal centro, come per gli stadi di football, ora le esigenze commerciali sono cambiate». Ci sono anche le dichiarazioni dell’architetto Bruce Miller dello studio Populous, che ha curato il progetto per gli stadi di Houston Dynamo, Sporting Kansas City, DC United, Minnesota United e Orlando City: «La base di fan della Mls è molto giovane, ha un alto grado di istruzione e vive nelle aree urbane. Alcuni studi hanno dimostrato che al centro che il calcio può avere una grande penetrazione al centro delle città». Una differenza sostanziale rispetto all’Europa, in cui il tifo per la squadra del cuore si sviluppa nei “suburbs” esattamente come nelle aree più avanzate.

Solo che in una città come Miami, è abbastanza complicato individuare un luogo per costruire un nuovo stadio, eppure Beckham sembra essere intransigente su questo punto. Inizialmente si pensava alla zona contigua al Museum Park, poi accanto al Marlins Park (lo stadio dei Miami Marlins, squadra di Mlb), nell’area dell’aeroporto oppure a Overtown. Nessuno di questi siti si è rivelato adatto, almeno secondo le idee di Beckham e della Mls, così l’Inter Miami non ha ancora una casa a pochi mesi dall’esordio ufficiale. Interpellati dal Guardian, Beckham e il suo entourage si sono rifiutati di commentare le notizie in arrivo dalla Florida. Evidentemente, sono abbastanza contrariati per un lancio che immaginavano diverso, meno complicato.