Cosa aspettarsi dalla 33esima giornata di Serie A

Un altro matchpoint per la Juve, la corsa Champions di Inter, Roma e Milan.
di Redazione Undici
19 Aprile 2019

La Juventus per lo scudetto, ma con un occhio al futuro

La sconfitta contro la Spal ha ritardato la festa della Juventus per l’ottavo scudetto consecutivo, ma la gara contro la Fiorentina sembra l’appuntamento ideale per i giocatori bianconeri, che possono così celebrare il titolo davanti ai loro tifosi. Così come sette giorni fa, alla squadra di Allegri basta un punto per dare il via alla festa, in parte eclissata, però, dall’amarezza dell’eliminazione ai quarti di Champions League. I bianconeri possono fregiarsi di un primato incredibile, mai eguagliato nella storia dei top 5 campionati d’Europa – a sette campionati consecutivi c’era arrivato il Lione, a otto mai nessuno – ma al tempo stesso a tenere banco sono più i progetti del futuro. Subito dopo la gara contro l’Ajax, sia Allegri sia Agnelli hanno confermato la volontà di proseguire insieme, facendo appello più a una situazione contrattuale – Allegri è legato alla Juve fino al 2020 – che a una profonda convinzione. Da questo e da molte altre sfaccettature passerà la permanenza di molti giocatori, anche di primissima fascia – Pjanic? Dybala? Le ultime partite di campionato, allora, serviranno anche a valutare alcune situazioni, e al tempo stesso tastare la consistenza dei più giovani. La Fiorentina, al contrario, ha ancora un obiettivo da inseguire, ed è la finale di Coppa Italia: il ritorno della semifinale contro l’Atalanta (andata 3-3) si gioca giovedì prossimo.

Inter-Roma vale tantissimo

Tra Inter e Torino, terza e ottava nel campionato di Serie A, ci sono dieci punti. Una lotta apertissima, che potrebbe cambiare totalmente dopo sabato sera, quando a San Siro i nerazzurri ospiteranno la Roma di Ranieri – che, ovviamente, fa parte del gruppone, è quinta a un punto dal Milan. I numeri della classifica basterebbero da soli a definire l’importanza del match, da una parte l’Inter potrebbe praticamente chiudere la sua stagione, scavare un solco ampio con le inseguitrici, dall’altra la Roma è impegnata in una rimonta che pareva impossibile solo pochi giorni fa, poi sono arrivate due vittorie di fila, e allora la Champions è tornata a essere un obiettivo realistico. I temi non si esauriscono con i punti in palio: Spalletti e Nainggolan hanno un po’ rinsaldato la propria posizione nelle ultime settimane, ma restano delle figure controverse nella storia della Roma; tra i giallorossi, invece, Zaniolo sarà l’osservato speciale, il giovane centrocampista della Nazionale è già un rimpianto di mercato per l’Inter, tornerà per la prima volta a San Siro da avversario. Da quando Ranieri ha iniziato a schierarlo da titolare, esterno di destra in un modulo ibrido (tra 4-4-2 e 4-2-3-1), la Roma ha colto due successi che l’hanno rilanciata. Forse è un caso, forse no, la notte di San Siro aiuterà a capirlo, insieme a tante altre cose importanti.

Il Parma sarà un cliente scomodo per il Milan

La partita con la Lazio ha restituito un pizzico di serenità al Milan, ma la corsa per il quarto posto è ancora apertissima. E passa da Parma e dal Parma, una squadra che sembrava certa della salvezza e invece si è fermata, appena 6 punti nelle ultime 10 partita – con una sola vittoria, il 9 marzo contro il Genoa. Per Gattuso e i rossoneri, la partita del Tardini ha le sembianze di una trappola: un mancato successo riaprirebbe lo stato di emergenza, anche perché le altre partite del 33esimo turno (Inter-Roma, ma anche Napoli-Atalanta e soprattutto Lazio-Chievo) potrebbero rimodellare la classifica e rendere più complicata la posizione del Milan. Nel match di San Siro contro la Lazio, i rossoneri hanno ritrovato almeno in parte le misure del proprio gioco, soprattutto sono sembrati più solidi rispetto al recente passato in fase difensiva. A Parma, forse, servirà qualcosa in più a livello offensivo, anche perché la caratteristica migliore della squadra di D’Aversa è la capacità di irretire il gioco degli avversari. Anche per questo è probabile che il tecnico calabrese confermi il 4-3-3 spurio, che diventa 4-2-3-1 in fase offensiva, con Calhanoglu nei tre di centrocampo e poi pronto a supportare Piatek. Alla vigilia della semifinale di ritorno di Coppa Italia, il Milan ha un match difficile che non può sbagliare.

Immagini Getty Images
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