Andy Brennan è il primo calciatore gay ad aver fatto coming out in Australia

E uno dei pochissimi ad averlo fatto nel corso della carriera.
di Redazione Undici

Andy Brennan è un calciatore australiano, esterno offensivo o attaccante del Green Gully SC, club della National Premier Leagues Victoria – secondo livello professionistico della piramide australiana. Ieri ha dichiarato di essere gay, in un’intervista all’Herald Sun e in una lettera aperta pubblicata sul sito internet dell’assocalciatori del suo paese – le sue parole sono state riprese in forma integrale anche dal Guardian. Brennan è il primo calciatore professionista australiano a fare coming out, e uno dei pochissimi a livello mondiale ad aver rivelato pubblicamente di essere omosessuale nel corso della carriera. Le sue dichiarazioni: «Ho riflettuto su questa decisione per tanti anni, in cui sono stato molto insicuro. Oggi non potrei essere più felice, e nel 2019 non dovrebbe essere strano, né tantomeno un problema. Durante la mia esperienza in A-League – Brennan ha giocato nel massimo campionato australiano con i Newcastle Jets –, non non ho mai conosciuto, incontrato o parlato con un giocatore dichiaratamente gay. A livello globale, è sorprendente come pochi calciatori maschi abbiano fatto coming out durante la loro carriera».

In effetti, i giocatori che hanno fatto la stessa scelta di Brennan si contano sulle dita di una mano: il primo caso, storico, fu quello di Justin Fashanu, centrocampista del Nottingham Forest, nel 1990; dopo di lui, ai massimi livelli, si ricorda solo l’ammissione di Thomas Hitzlsperger, ex di Lazio, Stoccarda e Nazionale tedesca, dichiaratosi omosessuale (nel 2014) pochi mesi dopo il ritiro dal. Anche Liam Davis, giocatore delle serie inferiori inglesi ancora in attività, e Robbie Rogers, calciatore statunitense passato anche per il Leeds United, hanno fatto coming out. «Non sto invitando nessuno a seguire il mio esempio», ha aggiunto Brennan, «ognuno ha un viaggio diverso, ha i suoi tempi, deve vivere la sessualità a modo suo. Però sono contento se la mia storia possa ispirare qualcuno a fare una scelta che possa migliorare la sua condizione, secondo me non è giusto tenersi dentro tutto per tanto tempo come è capitato a me».

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