Abramovich ha speso 105 milioni di euro per licenziare i manager del Chelsea

Da Ranieri a Conte, passando due volte per Mourinho: 7 esoneri molto onerosi.

Il Chelsea non ha ancora terminato la sua stagione, è atteso dalla finale di Europa League contro l’Arsenal (mercoledì 29 maggio a Baku), eppure già si parla dell’esonero di Maurizio Sarri. L’ex allenatore del Napoli potrebbe essere allontanato dopo la sfida ai Gunners nonostante una stagione positiva: l’esito dell’Europa League non mette in discussione la qualificazione alla prossima Champions, il Chelsea è arrivato terzo in Premier League e ha anche perso (ai rigori) la finale di League Cup contro il Manchester City. L’allenatore più accreditato per sostituire Sarri sembra essere Frank Lampard, idolo di Stamford Bridge e attualmente alla guida del Derby County, che ha condotto alla finale playoff di Championship.

In caso di esonero, Sarri si unirebbe a un gruppo nobile e nutrito: i manager allontanati da Abramovich durante i suoi 15 anni al Chelsea. Dal 2003 a oggi, l’oligarca russo ha speso circa 105 milioni di euro per risolvere in anticipo i contratti dei suoi allenatori – il dato è riportato dal Daily Mail. La consuetudine inizia con Claudio Ranieri nel 2003: il tecnico romano incassò 6,8 milioni di euro di buonuscita; nel 2007, al termine della sua prima avventura al Chelsea, Mourinho e il suo staff si portarono a casa penali per 26 milioni di euro.

Il successore del portoghese fu Avram Grant, esonerato al termine della stagione 2007/8: per l’israeliano, circa 6 milioni di euro di buonuscita. L’elenco prosegue con Scolari (14 milioni), Ancelotti (6,8), Villas-Boas (13,5), Di Matteo (12 milioni), Mourinho-bis (9,4 milioni di euro). Benítez e Hiddink mancano in questa lista, perché assunti con contratti a breve termine. L’ultimo allenatore “risarcito” da Abramovich è Antonio Conte, licenziato dal Chelsea un anno fa, dopo due buone stagioni (vittoria in Premier e in Fa Cup). Il tribunale ha deliberato che il Chelsea dovrà pagare circa 10 milioni di euro al suo ex manager, in questo modo la spesa di Abramovich per cambiare 7 tecnici tocca quota 105 milioni di euro. In attesa di capire quale sarà il futuro di Sarri, che un anno fa ha firmato un accordo triennale, e quindi incasserebbe una buonuscita in caso di licenziamento.