L’Amburgo ha deciso di smantellare l’orologio dal suo stadio

Segnava il tempo record trascorso in Bundesliga, la retrocessione l'ha reso obsoleto.

Il Volksparkstadion di Amburgo era ed è famoso per la presenza di un orologio particolare, che fino al termine della stagione 2017/18 segnava il tempo passato in Bundesliga dalla squadra di casa – l’unica sempre partecipante alla prima divisione a girone unico, dalla prima edizione (1962/63) fino a un anno fa. Il contatore si era fermato a 54 anni, 261 giorni, 0 ore, 36 minuti e 2 secondi. La retrocessione ha reso obsoleto l’orologio, anche perché la discesa in Zweite Bundesliga ha costretto l’Amburgo a cambiare la data di riferimento: da un anno, l’orologio segna il tempo passato dalla fondazione del club (1887), il più antico del calcio tedesco.

La mancata promozione al primo anno di Zweite Bundesliga ha convinto l’Amburgo a smantellare l’orologio. L’amministratore delegato Bernd Hoffmann ha dichiarato alla Bild che la decisione «era già arrivata al termine della scorsa stagione». Il dirigente dell’Amburgo ha spiegato che il club «vuole aprirsi al futuro, la presenza di una testimonianza così ingombrante del nostro passato non sarebbe d’aiuto per noi e per i tifosi». I lavori per la rimozione dell’orologio inizieranno dopo un concerto della popstar statunitense Pink, in programma il prossimo 8 luglio.

L’Amburgo è arrivato quarto in Zweite Bundesliga, a un punto dal terzo posto che sarebbe valso il playoff incrociato con la 16esima classificata della massima divisione. In vista della prossima stagione, è già stato annunciato l’arrivo in panchina di Dieter Hecking, ex allenatore del Wolfsburg e del Borussia Moëchengladbach. Oltre a essere il club più antico di Germania, l’Amburgo è anche uno dei più titolati: ha vinto la Coppa dei Campioni nel 1983, oltre a 6 titoli nazionali, una Coppa delle Coppe e 3 Coppe di Germania.