Il Lione è una macchina perfetta sul calciomercato

Fekir, Mendy e Ndombelé: in questa sessione l'OL ha incassato 128 milioni.

La cessione di Nabil Fekir al Betis Siviglia è stata contestata dai tifosi del Lione, e anche da alcuni addetti ai lavori: i 20 milioni di euro incassati dal club francese sono effettivamente pochi rispetto alla qualità di un giocatore campione del mondo, a cui – non a caso – Transfermarkt assegna un valore di mercato di 60 milioni di euro. In realtà, la società del presidente Aulas (in sella dal 1987) aveva già trovato altre fonti di guadagno in questa sessione di trasferimenti: Mendy è passato al Real Madrid per 48 milioni, Ndombelé è stato acquistato dal Tottenham per 60 milioni di euro.

Si tratta solo degli ultimi affari in uscita conclusi dal club francese, che da anni continua a piazzare grandi talenti nelle migliori squadre europee e a reinvestire i guadagni nel settore giovanile (8 milioni nel 2014) e nell’acquisto di nuovi elementi da valorizzare. I nuovi arrivi di quest’anno rispettano il target del club: Jean Lucas (21 anni) dal Flamengo, Joachin Andersen (23) dalla Sampdoria, Youssouf Koné (24) e Thiago Mendes (27) dal Lille. Lo scorso anno era arrivato proprio Tanguy Ndombélé, dall’Amiens, per 8 milioni di euro. In una sola stagione, il Lione ha generato una plusvalenza vicina ai 50 milioni di euro. È lo stesso percorso di tanti giocatori del passato recente: nel 2018, Mouctar Diakhaby è passato al Valencia per 15 milioni, Willem Geubbels è stato acquistato dal Monaco per 20 milioni e il Real Madrid si è ripreso Marìano Diaz per una cifra superiore ai 20 milioni. Due anni fa fu la volta di Tolisso (al Bayern per 41 milioni) e Lacazette (all’Arsenal per 53 milioni).

L’abitudine di vendere a cifre alte i giocatori allevati nel vivaio, oppure quelli acquistati e valorizzati nel tempo, risale alla seconda metà degli anni Duemila: la prima grande cessione fu quella di Michael Essien al Chelsea (38 milioni di euro nel 2005); dopo il centrocampista ghanese è toccato a Malouda (al Chelsea per 19 milioni), Abidal (Barcellona, 15 milioni), Benzema (Real Madrid, 35 milioni), Pjanic (Roma, 11 milioni), Lloris (Tottenham, 12 milioni), Umtiti (Barcellona, 25 milioni). Dal 2004 a oggi, secondo Transfermarkt, la quota totale incassata dalle cessioni è di 750 milioni di euro. Il modello imposto dal presidente Aulas è chiaro: investire sui giovani, quelli propri e quelli altrui, per generare profitti e acquistare altri talenti da sviluppare. Nel frattempo, il Lione ha costruito uno stadio di proprietà e ha sviluppato un brand riconosciuto in tutto il mondo, profittevole e vincente anche nel calcio femminile.