Diversi giocatori stanno lasciando la Masia, e il Barça può fare poco per impedirlo

Xavi Simons al Psg è solo l'ultimo caso.

Xavi Simons ha 16 anni, probabilmente è il calciatore più celebre della nuova generazione allevata nella Masia: 16 anni, un look riconoscibile, Mino Raiola è il suo agente, 1,7 milioni di follower su Instagram. Ora la sua notorietà è aumentata, perché ha lasciato il Barcellona per unirsi al Psg. Il trasferimento è stato ufficializzato negli ultimi giorni, ma uno degli aspetti più interessanti riguarda l’impotenza del Barça rispetto ai “furti” dal suo settore giovanile. Come ha spiegato El País in questo articolo, il club catalano ha dovuto far fronte a tantissimi approcci di altri club rispetto ai prodotti del suo vivaio, e non ha praticamente potuto opporre resistenza, a causa di un regolamento che non gli permette di proteggere i contratti dei giocatori più giovani.

Il quotidiano spagnolo spiega: «Il Barcellona sa che i talenti della Masia sono sotto gli occhi degli osservatori di tutto il mondo, e per questo alcuni anni fa aveva deciso di rivedere i contratti di tutti i giovani e  di inserire una clausola nei contratti dei suoi ragazzi per rendere economicamente responsabili i genitori di un loro addio anticipato al club, in modo da evitare – o comunque scoraggiare – il trasferimento». Solo che questo tentativo contrastava con la regolamentazione Fifa, allora il Barça ha provato a fissare in 3 milioni di euro la clausola per tutti i giovani cresciuti nel vivaio, ma anche in questo caso la norma può essere aggirata attraverso una denuncia alla Fifa riguardo la mancata proporzionalità con gli ingaggi. Per questo motivo, spiega El País, altri calciatori hanno lasciato la Masia per cifre molto basse: Pablo Moreno ha accettato di trasferirsi alla Juventus per 750mila euro, Robert Navarro ha firmato con il Monaco dopo che il club francese ha investito un milione di euro per lui.

Xavi Simons ha lasciato la cantera azulgrana, e non sarà l’ultimo a farlo. Perché la dinamica del suo addio sarà riproducibile nel tempo: il Barcellona gli ha proposto un rinnovo a cifre importanti (stipendio a crescere, da 120mila euro per il primo anno fino ai 300mila del terzo), ma Mino Raiola ha rifiutato, richiedendo condizioni che il Barça ha deciso di non accettare – un upgrade immediato nella squadra Juvenil A, la scansione dei tempi per il passaggio al Barcellona B, oltre a un sostanzioso aumento di ingaggio. Il mancato accordo ha permesso al Psg di acquistare Xavi Simons per una cifra bassissima, pari alle sole tasse di formazione stabilite dalla Fifa: da 10mila a 90mila euro l’anno, a seconda di vari parametri. Inoltre, il versamento delle quote si interromperà al compimento dei 21 anni di Xavi Simons. Prima di lui, anche altre giovani promesse hanno deciso di accettare le offerte di club esteri: oltre ai già citati Moreno e Navarro, anche Mateu Morey e Sergio Goómez sono passati al Borussia Dortmund, mentre Guillermo Amor (figlio dell’ex centrocampista) è passato al Leeds. L’unico modo per fermare questi trasferimenti, spiega El País, è aumentare gli investimenti sugli ingaggi già durante il percorso di formazione: «Il club catalano sceglierà due o tre giocatori a cui offrire contratti a grandi cifre. Gli altri giocatori potranno essere convinti solo con la forza del progetto, ma intanto potrebbero incassare molti più soldi altrove».