Come sono cambiati gli sponsor di maglia in Premier, in quasi vent’anni

Quest'anno le agenzie di betting sponsorizzano ben dieci squadre su venti.
di Redazione Undici 02 Agosto 2019 alle 11:36

Uno studio di SportingIntelligence ha calcolato che, dai soli sponsor di maglia, i venti club di Premier hanno guadagnato 315,6 milioni di sterline nella stagione 2018/19. Primi della classifica il Manchester United, il cui rapporto con Chevrolet vale 47 milioni di sterline; a seguire, City/Etihad con 45, e poi a 40 Arsenal, Chelsea e Liverpool. È una delle voci commerciali che fanno ricca la Premier – ci sarebbero anche gli sponsor di manica, che hanno fruttato nell’ultima stagione 46 milioni di sterline complessivi. La Serie A, invece, per gli accordi commerciali sulla maglia ha portato a casa “soltanto” 125 milioni di euro.

La cifra di 315 milioni di sterline è praticamente tre volte tanto i ricavi che fruttavano gli sponsor di maglia in Premier meno di un decennio fa: nel 2010/11, la quota complessiva si fermava a 100 milioni di sterline. È l’effetto di un mercato che è in continua espansione, ma anche dell’ingresso di nuovi player che hanno reso certamente più ricche le squadre: è il caso degli sponsor di betting, che nella stagione 2019/20 saranno presenti su dieci delle venti maglie di Premier – il cinquanta per cento. Ben staccati, i settori automobilistici, bancari e le compagnie aeree, con due squadre a testa. Se si guarda invece alla ripartizione, per settore, degli sponsor di maglia della prima stagione di Premier League, lo scenario è completamente diverso: nel 1992/93 i prodotti elettronici la facevano da padrone, seguiti immediatamente dalle bevande alcoliche.

Se le agenzie di scommesse sono preponderanti nella sponsorizzazione delle squadre inglesi, da questa stagione in Italia la loro pubblicità è vietata. È una delle norme contenute nel Decreto dignità: «è vietata qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro, comunque effettuata e su qualunque mezzo, incluse le manifestazioni sportive», si legge nel testo. I club di Serie A, secondo le stime di Marcel Vulpis, potrebbero rinunciare fino a 35 milioni di euro. Il caso più sostanzioso riguarda la Roma, che aveva un accordo di sponsorizzazione con Betway – il cui marchio compariva sulle divise di allenamento: sono circa 15,5 i milioni di euro a cui dovrà rinunciare la società giallorossa (nell’arco di un triennio).

>

Leggi anche

Calcio
Xabi Alonso meriterebbe più tempo al Real Madrid, tempo che probabilmente non avrà
La rivoluzione del tecnico basco non sta andando veloce come imporrebbe il prestigio del Madrid. E allora la sconfitta contro il Manchester City ha già fatto scattare l'allarme-esonero.
di Redazione Undici
Calcio
Gareth Bale ha detto di essere stato vittima delle fake news sul golf, perché «non è vero che a Madrid ci giocavo così tanto»
L'equivoco di un'esultanza maldestra, la rabbia della stampa spagnola che lo accusò di snobbare il madridismo per un hobby. Che a quanto pare, per il gallese non era nemmeno un granché.
di Redazione Undici
Calcio
Paul Pogba è tornato a essere un calciatore, ma nel frattempo ha investito in una squadra saudita di corse di cammelli
Dopo il recente ritorno, l'ex centrocampista della Juve e della Francia sta già costruendo il suo futuro lontano dal campo: vuole diventare l’ambasciatore che farà conoscere le corse tra cammelli al mondo intero.
di Redazione Undici
Calcio
Non dovremmo più sorprenderci se l’Atalanta batte il Chelsea, anche se sta vivendo un’annata intermittente
La dimensione dei nerazzurri ormai è questa: possono giocarsela con tutti, soprattutto in Europa, anche se i recenti passi falsi in Serie A ci stavano disabituando all'idea.
di Redazione Undici