Le squadre di Mls stanno iniziando a spendere tanto sul mercato

Nel 2019, i 24 club iscritti alla lega hanno investito 111 milioni di dollari.

La Mls ha dovuto metabolizzare l’addio di una delle sue star più riconoscibili, Wayne Rooney, che da gennaio 2020 sarà giocatore-coach del Derby County, nella Championship – la seconda divisione della piramide calcistica inglese. Eppure la lega statunitense ha di che consolarsi, soprattutto in prospettiva futura: per la prima volta nella sua breve storia – la prima edizione risale al 1996 –, la Mls sembra essere diventata competitiva sul calciomercato internazionale. È un discorso di cifre, di dollari che iniziano a girare in grossa quantità: nel mercato del 2019, i 24 club iscritti hanno speso 111 milioni di dollari in trasferimenti. Una crescita enorme rispetto allo scorso anno, quando furono investiti 60 milioni. L’aumento è significativo, anche rispetto al calciomercato in senso assoluto: il giro d’affari globale cresce a un ritmo del 10% l’anno, mentre quello della Mls fa segnare un incremento del 32% per ogni stagione, in base ai dati delle ultime 5 annate.

Le statistiche sono stati pubblicati dal blogger Tutul Rahman in un dettagliato foglio di calcolo consultabile su internet, che tiene conto di tutte le spese per gli acquisti internazionali ma anche per le varie allocazioni interne, gestite in maniera diversa rispetto al sistema europeo. Oltre tutte le cifre, però, bastano nomi e numeri degli ultimi anni a raccontare il cambio di passo: proprio in queste ore è sbarcato a Los Angeles Christian Pavón, 23enne esterno argentino ex Boca passato in prestito ai Galaxy per una spesa iniziale di 2 milioni di euro per 18 mesi. Il contratto con il Boca prevede un diritto di riscatto di 20 milioni di dollari esercitabile al termine del leasing. Pavón è solo uno dei calciatori acquistati nell’ultima finestra di mercato con un investimento importante: Gonzalo Martínez ed Ezequiel Barco si sono aggregati all’Atlanta United dopo che la franchigia campione in carica ha versato, rispettivamente, 13 milioni e 12 milioni all’Huracán e all’Independiente. Atlanta ha incassato 24 milioni di euro a gennaio 2019 dal Newcastle, per la cessione di Miguel Almirón, ma anche altri club hanno deciso di investire cifre altissime per la Mls: Toronto e Portland hanno speso 9 milioni per Alejandro Pozuelo e Brian Fernández, i New York City hanno acquistato Alexandru Mitrita per 8 milioni di euro.

La novità, oltre il prezzo, riguarda la prospettiva di questi calciatori: non si tratta di elementi al termine della carriera – come i vari Rooney, Ibrahimovic o Nani, finora uniche grandi attrattive della lega –, piuttosto sono elementi futuribili, che hanno scelto il calcio Usa come trampolino di lancio o come step intermedio verso il calcio europeo. Pavón, Martínez e Barco sono argentini, ma anche diversi calciatori europei hanno deciso di partire o ripartire dal calcio americano: il già citato Mitrita ha 24 anni, Bojan Krkić – annunciato dai Montreal Impact – va per i 29, André Horta ne ha appena 22 e appena un anno fa ha deciso di lasciare il Benifca per unirsi ai Los Angeles Fc. Ora è tornato in Portogallo, al Braga. Anche in America stanno imparando come si fa player trading, anche se i regolamenti per i trasferimenti domestici e dall’estero sono molto più stringenti rispetto all’Europa.