Tre temi sulla prima giornata di Serie A

Una Juve in allestimento, la nuova difesa del Napoli, l'attesa per Roma e Milan.

La nuova Juventus non del tutto nuova

L’attesa per la nuova Juventus di Maurizio Sarri dovrà scontrarsi con una realtà leggermente diversa. Non tanto, non solo, perché il tecnico toscano sarà costretto a saltare la partita di Parma (e poi anche quella contro il Napoli allo Stadium) per problemi di salute, ma soprattutto perché l’undici iniziale dei bianconeri non sarà molto diverso rispetto all’anno scorso. Almeno inizialmente, si ripartirà dai soliti noti, da Bonucci e Chiellini, Alex Sandro e Pjanic, Khedira e Dybala, ovviamente Cristiano Ronaldo. De Ligt è annunciato in panchina, così come Ramsey e Demiral; i nuovi acquisti che dovrebbero giocare dall’inizio sono Danilo e Rabiot, in un 4-3-3 che sarà interessante da osservare per iniziare a valutare l’atteggiamento tattico della squadra, in tutte le fasi di gioco. La decisione di sostituire Allegri con Sarri, una scelta chiaramente di rottura, presuppone un cambio di approccio di questo tipo, che va – deve andare – oltre i nomi dei calciatori scelti per andare in campo. Perciò, la Juventus sarà nuova pur essendo non del tutto nuova, chi vorrà intercettare il cambiamento dei bianconeri dovrà andare oltre la distinta con le formazioni ufficiali del match in casa del Parma, forse anche oltre il risultato della partita, e guardare ciò che avverrà in campo. Sono i rischi delle rivoluzioni, anche di quelle che iniziano piano per forza di cose, come quella di Sarri alla Juventus.

Adrien Rabiot, qui in azione contro il Tottenham, tornerà in campo a nove mesi dopo l’ultima partita ufficiale giocata col Psg (Pakawich Damrongkiattisak/Getty Images)

 

Come cambia il Napoli con Manolas e Di Lorenzo

Il Napoli ha annunciato l’acquisto di Lozano a poche ore dal match contro la Fiorentina, quindi di certo il messicano non sarà in campo allo stadio Franchi. Difficile pensare che anche che Elmas, l’altro nuovo arrivo più recente, possa contendere fin da subito il posto a uno dei centrocampisti di Ancelotti. A Firenze, con tutta probabilità, il Napoli si presenterà dunque con due nuovi acquisti, entrambi in difesa: Di Lorenzo e Manolas. Pensare che il terzino ex Empoli e il centrale greco siano dei puri e semplici sostituti di Hysaj/Malcuit e Albiol vuol dire peccare di superficialità: le idee tattiche di Ancelotti per il nuovo Napoli prevedono che la squadra azzurra sia ancora più aggressiva, ampia sulle fasce e rapida nelle ripartenze rispetto al passato. Questa scelta strategica è stata perfettamente calibrata sul calciomercato in entrata, e viceversa: rispetto a Hysaj, Di Lorenzo assicura una spinta offensiva più costante sull’out destro; rispetto ad Albiol, difensore di concetto non proprio rapidissimo sul lungo, Manolas permetterà al Napoli di alzare ulteriormente la posizione linea difensiva, dopotutto le doti migliori dell’ex Roma sono proprio la velocità nei recuperi e nelle corse all’indietro, una specialità di Koulibaly che ora caratterizza anche il suo compagno di reparto. In attesa dell’inserimento di Lozano e della chiusura del mercato, il Napoli ha un progetto già chiaro e definito, e inizierà le verifiche fin dalla prima giornata, senza il rodaggio dello scorso anno. Un vantaggio non da poco, soprattutto in relazione alle squadre concorrenti (Juventus e Inter, su tutte) che dovranno inseguire e costruire la loro nuova identità.

Dopo 5 stagioni e 206 partite ufficiali con la maglia della Roma, Kostas Manolas riparte dal Napoli (Gerard Julien/AFP/Getty Images)

Bisognerà attendere per capire meglio la Lazio, il Milan e la Roma

Domenica toccherà a Lazio, Milan e Roma, i biancocelesti sono attesi a Genova dalla Sampdoria, i rossoneri andranno a Udine mentre i giallorossi ospiteranno il Genoa all’Olimpico. Tre campi in cui vedremo delle squadre ancora molto simili a quelle dello scorso anno, almeno per quanto riguarda gli uomini che giocheranno dal primo minuto. Le probabili formazioni, infatti, non vanno oltre pochi innesti arrivati dal mercato: Lazzari nella Lazio (ma l’ex Spal è in dubbio per l’infortunio alla mano), forse Diawara e/o Mancini nella Roma; per il Milan, invece, solo Rafael Leão è in ballottaggio per una maglia da titolare, anche se Castillejo sembra in netto vantaggio. Anche per questo, la prima giornata delle tre squadre candidate alla Champions League – insieme all’Atalanta, dopo Juve, Napoli e Inter – non rappresenterà che un approccio alla nuova stagione, un assaggio delle novità che saranno più evidenti solo con il passare del tempo. La Lazio riparte da Simone Inzaghi, quindi più o meno sappiamo cosa aspettarci; per quanto riguarda Roma e Milan, invece, sarà interessante capire come i nuovi tecnici hanno indottrinato i giocatori che sono rimasti in rosa, come cambieranno schemi, spaziature e principi di gioco, soprattutto perché Fonseca e Giampaolo si sono insediati da poco ma restano tecnici idealisti e ideologici, che vogliono imporre la loro filosofia, e quindi la loro mano dovrebbe essere visibile fin dal primo minuto del nuovo campionato. Poi il mercato magari toglierà e/o aggiungerà qualcosa, e allora bisognerà attendere per una versione definitiva di queste squadre, come di tutte le altre. Intanto, però, i punti in palio valgono già un pezzetto di Champions League. Va bene aspettare, ma ora si fa sul serio.

Mancini è passato alla Roma dopo due stagioni molto positive con l’Atalanta: 41 presenze e 6 gol in Serie A (Paolo Bruno/Getty Images)(Paolo Bruno/Getty Images)