Tre temi sulla sesta giornata di Serie A

Le partite (già) decisive delle milanesi, Sassuolo-Atalanta promette spettacolo.

Sampdoria-Inter è una partita praticamente decisiva

Il titolo non è un’iperbole, ma una constatazione della realtà. Per tanti motivi, Sampdoria-Inter vale più dei tre punti canonici: i blucerchiati sono ultimi in classifica, hanno accumulato solo tre punti, un bottino troppo magro per poter approcciare il match contro l’Inter con l’idea di non condurre in porto un risultato positivo. Anche la posizione di Di Francesco comincia a essere meno stabile, è inevitabile quando una squadra ha valori medio-alti e non riesce a trovare una continuità di risultati, tantomeno una buona espressione di gioco. Dall’altra parte, l’Inter si troverà a dover gestire la prima sfida contro una squadra davvero in difficoltà, che ha assoluta necessità di fare punti – siamo già alla sesta giornata, dopotutto. Una condizione nuova per i nerazzurri, che con l’eventuale sesta vittoria consecutiva si presenterebbero al meglio alla settimana più importante di questo avvio: le due partite successive, Barcellona e Juventus in fila, daranno le prime risposte definitive sulle ambizioni di Conte e della sua squadra. Sampdoria-Inter sarà praticamente decisiva, dunque, perché ci dirà in quali perimetri si muoveranno le due squadre in questa stagione.

I passi avanti di Milan e Fiorentina

La sconfitta di ieri sera contro il Torino ha alimentato il momento negativo del Milan di Giampaolo, ma la realtà è necessariamente più sfumata. Soprattutto nel primo tempo, i rossoneri hanno mostrato di aver fatto dei consistenti passi in avanti rispetto alla conoscenza e all’applicazione delle teorie di Giampaolo. Nella ripresa il Toro ha sfruttato il calo degli avversari e ha completato una rimonta forse immeritata nelle dimensioni, ma pienamente legittima. Il risultato non ha dunque premiato il Milan, ma la sensazione è che ci sia una crescita in atto nella consapevolezza dei giocatori rispetto al progetto tecnico. Più o meno la stessa situazione della Fiorentina, che però ha aggiunto anche la vittoria contro la Sampdoria e due buoni pareggi (contro Juventus e Atalanta) alle percezioni sul miglioramento del gioco. La trasferta a San Siro chiude il ciclo terribile di inizio campionato (Montella e i suoi hanno affrontato anche il Napoli), un ulteriore risultato positivo darebbe una spinta in più ai viola, che sembrano aver trovato la giusta formula tattica (difesa a tre, coppia d’attacco leggera Ribery-Chiesa) e sono alla ricerca di conferme definitive. Insomma, Milan-Fiorentina resta una sfida tra due squadre in difficoltà di classifica, ma è anche una partita in cui allenatori e giocatori riusciranno a capire qualcosa di più rispetto a se stessi, alle proprie possibilità.

Un anno fa, Chiesa fu decisivo a San Siro

È difficile trovare due squadre più divertenti di Sassuolo e Atalanta

Al Mapei Stadium, domenica, andranno in campo 37 gol: è la somma di quelli segnati e subiti da Sassuolo e Atalanta. La squadra di Gasperini ha il secondo miglior attacco della Serie A dietro quello del Napoli (11 reti realizzate), quella di De Zerbi segue a ruota al terzo posto di questa particolare classifica (dieci gol). Allo stesso tempo, però, sia Atalanta che Sassuolo hanno subito otto gol in cinque partite. Quindi prepariamoci a una partita dai grandi contenuti offensivi, seppur diversi nei principi di riferimento: De Zerbi sta proseguendo la sua ricerca di un calcio sofisticato a livello tecnico, Gasperini ha alzato la qualità delle alternative (soprattutto in attacco) e ha confermato la vocazione ipercinetica della sua Atalanta. La sfida sarà anche ideologica, ma parliamo di ideologie proattive, di uno spot per la Serie A in fase di trasformazione. Il nostro campionato paga ancora la mancanza di intensità rispetto alle squadre straniere – la stessa Atalanta è deragliata contro la Dinamo Zagabria –, ma il lavoro di allenatori come De Zerbi e Gasperini, che danno vita a partite come Sassuolo-Atalanta, è assolutamente da apprezzare. Non a caso, un anno fa ci fu una pioggia di gol tra queste due squadre: 2-6 per l’Atalanta nel match d’andata in Emilia, 3-1 in quello di ritorno a Bergamo. Non a caso, viene da dire.

Pioggia di gol a Reggio Emilia