La skateboard culture è arrivata in Triennale

Uno Skatepark partecipativo e una mostra fotografica di André Lucat.
di Redazione Undici 29 Novembre 2019 alle 12:04

Dodici mesi di spazi, mostre e attività dedicate al concetto di gioco nell’epoca contemporanea. A Triennale Milano, a partire dal 27 novembre 2019, ha aperto PLAY!, un progetto a tappe che esplorerà un’ampia serie di temi, con l’obiettivo di interessare e coinvolgere il pubblico.

Non è la prima volta che Triennale si apre ad argomenti di questo tipo, già nel 1964 la 13esima edizione fu incentrata sul Tempo Libero: 45 anni fa, inventori e scienziati di tutto il mondo arrivarono a Milano con proposte e idee – anche provocatorie – per influenzare la vita fuori dal lavoro degli italiani. Oggi il gioco è un’esperienza geopolitica, culturale, ma anche un vero e proprio comparto dell’industria culturale. Perciò è importante riconoscere i nuovi confini, tecnologici ma anche umani, di questo tema.

La prima installazione site specific è OooOoO, uno Skatepark realmente praticabile e a ingresso libero, appositamente realizzato per la Galleria al piano terra di Triennale dall’artista coreana Koo Jeong A – che negli ultimi anni si è concentrata proprio sugli Skatepark, il primo dei quali, denominato OTRO, è stato realizzato sull’isola di Vassivière, in Francia. L’obiettivo di questa installazione è stimolare nel visitatore una partecipazione fisica e mentale dello spazio e vuole sfidare le dinamiche relazionali tra uomo e oggetto, tra individuo e collettività, anche attraverso l’animazione di Koreless, produttore con sede a Glasgow, che alternerà la sua musica elettronica con l’illuminazione dello Skatepark, che brilla al buio grazie alla vernice fluorescente.

Oltre che attraverso la lente dello Skatepark, la cultura skate sarà trattata in un Public Program a cura di Lorenza Baroncelli, che si esprimerà attraverso  discipline e temi differenti eppure collegati, fotografia, moda, cinema, grafica, architettura, urbanistica, pubblicazioni indipendenti, musica e ovviamente sport. Saranno proiettati quattro video diretti da Diana “Spaghetto” Manfredi e sarà esposta una selezione di fotografie di André Lucat, che esplorano il mondo dello skateboard milanese, gli spazi urbani come playground e luogo di aggregazione. Una discussione sullo skate e sulla mobilità sostenibile si terrà sabato 30 novembre durante Studio in Triennale, il festival di Rivista Studio che si terrà a Triennale Milano, presso la sede di Viale Alemagna (il panel è in programma per le 15.15, a questo link il programma completo).

Il secondo episodio di PLAY! sarà un Playground che inaugurerà nel 2020. A concludere questo ciclo, nell’autunno dell’anno prossimo, una mostra dal titolo Play With Me!, a cura di Julia Peyton-Jones con Lorenza Baroncelli ed Emma Enderby. Saranno esposte numerose opere di artisti contemporanei che hanno approfondito il tema del gioco. Inoltre sarà presentata una selezioni di oggetti degli ultimi cinquant’anni provenienti dalla collezione in Triennale Milano.

>

Leggi anche

Altri sport
La NFL vuole aumentare ancora il numero di partite all’estero, portandolo da sette a dieci
San Paolo, Dublino, Londra: la massima lega di football americano continua a investire nell'espansione commerciale verso gli altri continenti.
di Redazione Undici
Altri sport
La pallacanestro non può essere egoismo, intervista a Gianmarco Pozzecco
Il ct dell'Italia si racconta alla vigilia degli Europei: la carriera in campo e poi in panchina, la sua visione del basket, il senso e la responsabilità di guidare la Nazionale.
di Fabio Simonelli
Altri sport
Il governo dell’India ha vietato tutti i giochi online basati sul denaro, anche quelli di Fantasy Sport
L'operazione del governo Modi punta a stroncare sul nascere ogni tipo di legame, diretto o meno, con la crescita della ludopatia
di Redazione Undici
Altri sport
Guida essenziale a Eurobasket 2025, un torneo che non era mai stato così stellare
Spagna e Francia partono avanti a tutte le altre Nazionali, ma la corsa alla medaglie è apertissima. Ed è livellata verso l'alto, grazie a tanti campioni NBA.
di Redazione Undici