Il Leicester di Rodgers va più forte di quello di Ranieri

Non solo per punti, ma anche per la qualità del gioco.

Il progetto del nuovo Leicester ha preso forma con Brendan Rodgers, e ora sta prendendo il volo. Mercoledì sera, le Foxes hanno battuto il Watford per 2-0, cogliendo l’ottava vittoria consecutiva in tutte le competizioni – sette in campionato, una in League Cup contro il Burton Albion. I risultati sono eccellenti, ma non da ora: Rodgers è arrivato al King Power Stadium durante la scorsa stagione, nelle sue 25 gare da manager delle Foxes ha messo insieme 52 punti totali, frutto di 16 vittorie, 4 pareggi e 5 sconfitte. Nello stesso periodo solo Liverpool e Manchester City hanno fatto meglio del Leicester, mettendo insieme 71 e 59 punti, rispettivamente.

È ovvio che nelle Midlands Orientali sia partito subito il paragone con il percorso folle di Claudio Ranieri nella stagione 2015/16, quella della Premier League vinta contro ogni pronostico – Jonathan Wilson, su Sports Illustrated, ha definito quel trionfo come «la più grande impresa nella storia del calcio». La cosa sorprendente è che la nuova edizione del City abbia numeri migliori della squadra di quattro anni fa: i 35 punti di oggi sono più dei 32 di allora dopo 15 giornate, ma anche tutte le statistiche “di campo” sono favorevoli a Rodgers. Il Leicester 2019/20, infatti, ha segnato più gol (35 a 27), ne ha subiti meno (9 a 13), tira più spesso verso la porta (14,5 a 13,7) e concede meno conclusioni agli avversari (9,3 contro 13,7).

La differenza di una posizione tra questa Premier League e quella di Ranieri sta tutta nella folle corsa del Liverpool di Klopp: i 35 punti della squadra di Rodgers, infatti, oggi tengono il Leicester a otto punti dalla vetta, mentre quattro anni fa avrebbero determinato un margine di cinque punti sulla squadra seconda classificata. Allora era l’Arsenal di Wenger, oggi disastrato e decimo in classifica. Un altro segnale inequivocabile del tempo che passa e cambia le cose.