Tre temi sulla 17esima giornata di Serie A

L'importanza di Atalanta-Milan, Conte e le sue incognite, gli intrecci di Fiorentina-Roma.

A Bergamo, il Milan ha già una partita decisiva (o quasi)

A due turni dal termine del girone d’andata, forse è ancora presto per emettere delle sentenze senza appelli. Però il Milan va a Bergamo con la consapevolezza che una sconfitta decreterebbe la sua uscita definitiva (o quasi) dalla corsa alla Champions League. È una questione di numeri: in questo momento i rossoneri hanno undici punti di ritardo dal quarto posto, e lungo questo percorso l’Atalanta è uno degli ostacoli (sette lunghezze più su della squadra di Pioli). Al contrario, una vittoria del Milan darebbe un segnale di esistenza in vita, perché permetterebbe a Romagnoli, Piatek e compagni di accorciare su una potenziale rivale e (almeno) sulla quota Europa League, inoltre si tratterebbe del primo successo pieno contro un avversario di prestigio – in questo campionato, sia Giampaolo che Pioli hanno perso contro Inter, Lazio e Juventus e Roma, e hanno pareggiato solo con il Napoli, un’altra squadra in crisi. Sarà interessante capire come l’Atalanta avrà gestito il ritorno alla “normalità” dopo l’incredibile passaggio del turno in Champions League e una settimana “classica” di lavoro in allenamento. La stanchezza, l’adrenalina in picchiata e le assenze hanno compromesso la partita con il Bologna, ora ci sarà una sfida sempre suggestiva davanti al pubblico di Bergamo, 90 minuti che potrebbero determinare un distacco praticamente incolmabile con una squadra che aveva gli stessi obiettivi a inizio stagione.

L’Inter dovrà scoprire una nuova versione di sé

Le assenze “storiche” più quelle momentanee – per squalifica – di Lautaro Martínez e Brozovic costringeranno Antonio Conte e la sua Inter a sperimentare strade nuove, differenti. La Juventus ha già messo pressione ai nerazzurri vincendo a Genova contro la Sampdoria, proprio l’altra squadra genovese arriva a San Siro con l’acqua alla gola, a causa di una classifica davvero negativa e a un derby perso – una condizione non facile da digerire, anzi già si parla di un nuovo possibile avvicendamento in panchina. Insomma, Inter-Genoa sarà una partita molto interessante anche perché molto tesa, la squadra teoricamente favorita vive un momento ancora da decifrare, dopotutto i giocatori che andranno in campo con la maglia nerazzurra saranno inevitabilmente delle incognite. Sarà un’incognita capire chi giostrerà davanti alla difesa, nello slot di playmaker: le opzioni a disposizione di Conte sono il lancio del giovanissimo Agoumé oppure lo spostamento di Skriniar. In avanti, Lukaku farà coppia con uno tra Politano ed Esposito, ed entrambi sarebbero chiamati – pur se in condizioni di partenza molto diverse – a dimostrare di essere all’altezza dell’Inter e delle sue ambizioni da primato.

L’ultimo Inter-Genoa è stato deciso da Politano, Gagliardini, Nainggolan e João Mario: solo Politano potrebbe andare in campo domani, e non è neanche certo

Assenze e significati di Fiorentina-Roma

Federico Chiesa e Franck Ribery; Justin Kluivert e (probabilmente) Chris Smalling. Fiorentina-Roma è una partita che sembra essere segnata in primis dalle assenze, che sono pesanti soprattutto per quanto riguarda la squadra di Montella. Ma c’è anche tanto altro: il ritorno di Veretout a Firenze, ovviamente la sfida del cuore dell’allenatore viola contro la squadra che l’ha lanciato come allenatore dopo averlo fatto grande come attaccante. E poi c’è un suggestivo incrocio di mercato, con Florenzi – messo ai margini da Fonseca – che nonostante sia capitano e romano e romanista, praticamente, l’erede diretto di Totti e De Rossi avrebbe deciso di cambiare squadra e starebbe valutando proprio un’offerta della Fiorentina. Insieme a tutti questi spunti di interesse, c’è la classifica che reclama attenzione: la Fiorentina non vince dal 30 ottobre e ora staziona poco più su della zona retrocessione; la Roma ha da consolidare il quarto posto, Cagliari e Atalanta sono le rivali più vicine e sembrano anche le più agguerrite in questo momento. Un successo sarebbe fondamentale, considerando anche che i bergamaschi sono attesi dalla difficile sfida interna con il Milan, mentre il Cagliari è atteso da una trasferta contro una squadra in difficoltà come l’Udinese.

Proprio Alessandro Florenzi, un anno fa, regalò il pareggio alla Roma nel finale di partita