Solo mille tifosi spagnoli andranno in Arabia Saudita per la Supercoppa

Lo scarso successo di vendita non è l'unico problema per la nuova competizione a quatto squadre voluta dalla Federazione.
di Redazione Undici
08 Gennaio 2020

Questa sera, al  King Abdullah Sports City di Gedda, inizia il mini torneo del nuovo format della Supercoppa di Spagna: oggi alle 20 si gioca la prima semifinale in gara unica tra Valencia-Real Madrid, domani alla stessa ora c’è in programma Barcellona-Atlético Madrid. La Federcalcio spagnola, che organizza il torneo, ha annunciato con successo il sold out per la grande sfida di domani fra Messi e Simeone, mentre per quella di stasera sono rimasti “solo” 10mila biglietti invenduti. Ma per entrambi gli incontri saranno pochissimi gli spettatori spagnoli presenti nell’impianto arabo. Infatti, secondo i dati diffusi dal Mundo Deportivo, per le partite in Arabia Saudita sono stati acquistati rispettivamente 27 biglietti da tifosi del Valencia, 50 da quelli dell’Atletico Madrid, 300 da quelli del Barcellona e 700 dai supporter del Real Madrid. Totale, poco più di mille. In pratica, secondo l’organizzazione del torneo, sono stati venduti meno del 10% dei biglietti disponibili per i tifosi provenienti dalla Spagna.

Quella relativa allo scarso successo tra il pubblico iberico non è l’unica polemica in corso. Il Valencia, infatti, ha minacciato di intentare una causa legale contro la Lega per la ripartizione dei premi legati alla manifestazione. Inizialmente, al Valencia − squadra vincitrice della Copa del Rey − erano stati promessi premi per un milione di euro, mentre agli altri club sarebbero andati otto milioni. La nuova ripartizione invece prevede 2,5 milioni per il Valencia, quattro per l’Atletico e 6,8 a testa per Real e Barcellona. A chi raggiungerà la finale verrà corrisposto un altro milione di euro. Secondo Marca, il calcolo per la distribuzione del denaro è stato basato su due fattori: un corrispettivo fisso e i risultati storici nel torneo. Il Valencia protestava poiché la Federazione ha fatto prevalere il palmarés storico sul diritto di partecipazione, contestando il fatto che il Real Madrid non avrebbe potuto partecipare alla Supercoppa se il format non fosse stato cambiato.

L’altro fronte di discussione in Spagna, esattamente come è avvenuto in Italia, riguarda la scelta di far giocare la Supercoppa in Arabia Saudita. Il paese asiatico è al centro di numerosi scandali legati ai diritti umani, tanto che, dalla stessa Spagna, sono arrivate denunce perfino dal Ministro della Pubblica Istruzione Isabel Celaá. Il presidente della Federcalcio spagnola Rubiales ha firmato un accordo triennale con l’Arabia Saudita per l’hosting della Supercoppa, dopo aver organizzato l’edizione 2018 in Marocco, a Tangeri. La Federcalcio iberica ha motivato l’organizzazione nel paese arabo spiegando che questa scelta è da intendere come uno «strumento per promuovere un cambiamento sociale a beneficio di uomini e donne».

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