Iniesta ha dominato la sua prima partita nella Champions League asiatica

Due assist (e mezzo) nel 5-1 del suo Vissel Kobe contro il Jotor.

Forse è il nome della competizione (AFC Champions League), forse è anche “merito” della qualità, non proprio elevatissima, della squadra avversaria (i malesiani del Johor Darul), ma ieri Andrés Iniesta si è concesso una vera e propria passerella con la maglia del Vissel Kobe, la squadra di J-League in cui milita dal maggio 2018. Il centrocampista catalano era al suo esordio assoluto nella massima competizione calcistica per club asiatici, a cui il Vissel si è qualificato grazie al successo nella Coppa dell’Imperatore, la coppa nazionale del Giappone. La sfida contro il Johor è finita 5-1 per il Vissel, Iniesta non è entrato nel tabellino dei marcatori ma ha letteralmente dominato il gioco e servito due assist, più un altro passaggio decisivo per la realizzazione di una rete.

Nel video sopra, ci sono questi tre tocchi decisivi in sequenza: nel primo tempo, dopo pochi minuti di gioco, Iniesta indovina un perfetto lancio in verticale e trova l’inserimento di Ogawa, che supera il portiere con un pallonetto a fil di palo. Nella ripresa, la connection tra l’ex centrocampista del Barcellona e l’attaccante giapponese si è rivelata ancora fruttuosa: tutto spostato sulla sinistra, Iniesta ha trovato un corridoio per lanciare il terzino Sakai, bravo poi a servire ancora Ogawa a centro area, con la porta praticamente spalancata davanti a sé. Infine, per suggellare il 5-1, Iniesta si è inventato un cross scucchiaiato dopo una bella azione personale sulla destra; portiere scavalcato, palla sulla testa dell’accorrente Ogawa e poi in rete. Oltre alla vittoria in Coppa dell’Imperatore, Iniesta ha vinto anche la Supercoppa del Giappone con il Vissel. Pochi giorni fa, la sfida contro lo Yokohama F·Marinos è entrata nella storia del calcio per il suo epilogo ai calci di rigore: sul risultato di 2-2, le due squadre sono riuscite a sbagliare nove trasformazioni consecutive prima del gol decisivo di Hotaru Yamaguchi.