La risposta migliore a molte domande sul Coronavirus l’ha data Jürgen Klopp

«È importante ciò che dicono gli esperti, non i personaggi famosi».
di Redazione Undici
04 Marzo 2020

Ieri sera il Liverpool è stato eliminato dalla FA Cup dal Chelsea, perdendo a Stamford Bridge per 2-0 in quella che è stata la seconda sconfitta consecutiva dei Reds in questa stagione – sabato avevano perso 3-0 contro il Watford in Premier League. Durante il consueto confronto con i giornalisti nel post gara, l’allenatore dei Reds, Jürgen Klopp, ha detto la sua riguardo il Coronavirus, l’epidemia che in tutto il mondo sta mietendo migliaia di morti e che, nello sport, sta compromettendo il calendario di diversi campionati, tra cui la Premier League. «Ciò che non mi piace nella vita è che per una cosa molto seria, l’opinione di un manager di calcio è importante. Non capisco, non può essere che chi non ha conoscenza della materia come me parli di certe cose. Le persone che ne sanno dovrebbero parlarne e dire agli altri fate questo o fate quello e andrà tutto bene, oppure no. Non gli allenatori, non capisco. Politica, coronavirus… perché me? Io indosso un cappellino da baseball e ho la barba fatta male. Sono preoccupato tanto quanto voi, forse meno, non saprei, non so quanto siate preoccupati. Ma la mia opinione non conta in realtà».

L’allenatore del Liverpool ha messo il calcio e i suoi interpreti in un contesto separato da quello degli esperti del settore, dove giustamente, a suo dire, ci sono figure professionali più competenti. In sostanza, secondo Klopp ciascuno deve rispettare il suo ruolo e lasciare che di certe cose parlino solo gli esperti, proprio come nel caso di una questione delicata come l’epidemia di Coronavirus – più di 3000 morti in 65 Paesi del mondo.

Attualmente, i diversi campionati di calcio in Europa stanno prendendo ciascuno misure diverse per preservare l’integrità dei tornei: in Francia, la Federazione locale ha annunciato che la Ligue 1 e la Ligue 2 proseguiranno senza interruzioni e le misure per le varie partite saranno esaminate dagli organi competenti regione per regione; la Liga spagnola ha fatto sapere, tramite il presidente Javier Tebas, che non sono previsti rinvii, ma anche di essere già al lavoro per poter recuperare le partite che potrebbero eventualmente essere spostate per contenere l’epidemia. In Bundesliga il calendario non è in discussione, ma la Federazione sta comunque monitorando alcuni casi regionali specifici. La Premier League continuerà regolarmente lo svolgimento del suo calendario con gare aperte agli spettatori, ma in alcune riunioni si è già discusso dell’eventualità di disputare le partite a porte chiuse, per un turno o più.

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