A causa del Coronavirus, il valore del Manchester United è sceso di mezzo miliardo

Il crollo delle borse ha coinvolto anche il club inglese.

La pandemia di Coronavirus ha attaccato non solo la società ma anche il calcio, con i campionati di tutta Europa che si stanno fermando temporaneamente per prevenire la diffusione del morbo. A risentirne, oltre che i tifosi, sono anche gli stessi club, che devono rinunciare a spettatori e incassi programmati a causa del mancato svolgimento delle partite, o della chiusura degli stadi ai tifosi – come avvenuto in Serie A e per due partite di Champions. In questo panorama, il Manchetser United sembra essere la società che ha perso di più in termini finanziari, con un calo di oltre mezzo miliardo di euro del valore del proprio brand. Secondo l’esperto di economia sportiva Kieran Maguire, il crollo del valore dei Red Devils è dovuto ai forti picchi nei mercati internazionali, causati a loro volta dall’espansione del Coronavirus – ma anche, secondo altri pareri, alle tensioni fra Russia e Arabia per il prezzo del petrolio. In sostanza, grandi aziende di molteplici settori stanno perdendo tanti soldi per via della decrescita dei mercati, e il Manchester United, quotato in borsa a New York, sta vedendo bruciare le proprie quotazioni.

Il trend negativo delle borse ha riflessi dunque anche nell’economia del calcio. La Juventus, ad esempio, da fine febbraio sta registrando un notevole calo del suo marchio, che nelle ultime ore ha perso quasi il 7% del valore delle proprie quotazioni. I club quotati in borsa sono società con situazioni finanziarie abbastanza solide, ma è vero pure un crollo del genere può spaventare chiunque. Infatti, oltre ai Red Devils e alla Juventus ci sono altre società di calcio europee che sono coinvolte nei mercati internazionali, come il Lione, il Borussia Dortmund, l’Ajax, o sempre per rimanere in Italia, la Roma.

Recentemente, il consiglio d’amministrazione del Manchester United aveva annunciato di aver imposto un rialzo massimo per le sue azioni di Classe A fino a 35 milioni di sterline, considerando che le azioni dei Red Devils, come impostato dalla famiglia Glazer, proprietaria del club, si dividono in una tipologia di Classe A e una di Classe B.