A Ekaterinburg, città della Russia dal lato orientale degli Urali, è iniziato il 17 marzo il Torneo dei Candidati 2020. È uno degli eventi più attesi dagli appassionati di scacchi, penultima fase del World Chess Championship 2020, il campionato mondiale della specialità. In assenza di tutti i grandi avvenimenti sportivi, cancellati o posposti per l’emergenza Coronavirus, questa competizione è diventata anche un fenomeno televisivo. Come spiega El Mundo nella sua edizione online, «da sabato scorso i centralini telefonici della FIDE, la Federazione internazionale degli scacchi, sono impazziti. Una mezza dozzina di grandi reti televisive negli Stati Uniti, in Europa e in Cina volevano acquistare i diritti di trasmissione e volevano farlo a qualunque costo. Il motivo? Per riempire i palinsesti sportivi svuotati dall’assenza di manifestazioni di rilievo».
Improvvisamente, per la prima volta da decenni, un torneo internazionale di scacchi potrebbe diventare un evento molto seguito. Anche se ci sono state delle inevitabili polemiche per la sicurezza degli scacchisti, perché la Russia non ha ancora dovuto fronteggiare l’avanzata del Coronavirus, ma il fatto che ci siano giocatori provenienti da tutto il mondo crea una situazione sanitaria abbastanza complicata da gestire. Per esempio, i partecipanti a un torneo ufficiale di scacchi sono obbligati dal regolamento a stringersi la mano prima e dopo le partite, e ora questo obbligo non ci sarà più. E poi si è allungata la distanza tra i giocatori e il pubblico, a un minimo di quindici metri. Ma ovviamente, non tutto può essere tenuto sotto controllo, considerando che ci sono due giocatori cinesi, un francese, un italo-americano. Anche per questo, uno dei giocatori qualificati al torneo (l’azero Teimour Radjabov) ha deciso di ritirarsi prima dell’inizio delle sfide.
Il Torneo dei Candidati mette in palio un posto per la finale Mondiale, a cui è già qualificato Magnus Carlsen, 29enne norvegese detentore del titolo. Sono ammessi otto giocatori a questa fase del torneo, tra cui il finalista dell’ultimo Mondiale, il vincitore dell’ultima Coppa del Mondo (un’altra competizione che non va confusa con i Mondiali, e che si è disputata a ottobre 2019) e altri giocatori scelti con criteri imposti dalla Federazione internazionale. Come detto, anche l’Italia è rappresentata al Torneo dei Candidati: il 27enne Fabiano Caruana è nato a Miami ma possiede anche il passaporto italiano, e dal 2005 al 2015 è stato tesserato per la Federscacchi italiana. Poi è tornato a rappresentare gli Stati Uniti. Nel 2018, ha perso la finale dei Mondiali contro Carlsen solo dopo gli spareggi, ora proverà a conquistare il diritto di giocarsi di nuovo l’ultimo atto. Seguito dalle tv di tutto il mondo.