Lukaku ha iniziato un corso online per diventare allenatore

Insieme ad Axel Witsel, suo compagno in Nazionale.

La golden generation del calcio belga vuole mantenere il suo status anche in panchina, dopo il ritiro dal calcio giocato. Dopo Kevin De Bruyne, infatti, anche Romelu Lukaku sembra aver deciso di rimanere nel mondo del calcio al termine della carriera – un momento ancora lontano nel tempo, considerando che il centravanti dell’Inter compirà 27 anni a maggio, quindi ha ancora tanto tempo davanti a sé. Secondo quanto riportato dal Telegraph, l’attaccante ex Chelsea e Manchester United ha iniziato un corso online per diventare allenatore, mettendo così a frutto lo stop al calcio giocato per via della pandemia Coronavirus.

Per l’autorevole quotidiano inglese, Lukaku ha avviato questo percorso di formazione insieme ad Axel Witsel, centrocampista del Borussia Dortmund e suo compagno in Nazionale. In realtà, le lezioni per via telematica avrebbero sostituito il corso frontale a cui i due giocatori si erano già iscritti precedentemente, e che sarebbe iniziato durante la pausa per le Nazionali – questo weekend i campionati europei sarebbero stati fermi per gli impegni delle rappresentative nazionali. Come detto in apertura, è evidente che i giocatori belgi siano tentati dalla carriera in panchina: Kompany aveva già iniziato in questa stagione con il ruolo di player/manager all’Anderlecht, ma la doppia esperienza si è esaurita presto, oggi l’ex capitano del Manchester City va in campo per la squadra di Bruxelles ed è co-allenatore di Franky Vercauteren, anche per via di un inizio di stagione davvero negativo; De Bruyne si era espresso positivamente in merito alla possibilità di ottenere già ora le prime licenze per allenare, adesso tocca a Witsel e Lukaku.

Lukaku si è trasferito dal Manchester United all’Inter all’inizio di questa stagione, dopo che la società nerazzurra ha versato 65 milioni di euro per rilevare il suo cartellino. Ha segnato 23 gol in 35 partite ufficiali (17 in campionato, due in Coppa Italia e quattro in Europa League e Champions League), più altri quattro gol con il Belgio nelle ultime partite di qualificazione agli Europei. È già il miglior attaccante nella storia della Nazionale (52 marcature in 84 presenze ufficiali), e ha partecipato a due Mondiali (2014 e 2018) e agli Europei del 2016.