Da oggi Joachim Löw è il commissario tecnico più longevo del mondo

Nominato nel 2006 al posto di Klinsmann, ha superato Tabárez: l'incarico come selezionatore dell'Uruguay è stato sospeso.

Nonostante la Germania sia da considerare una delle selezioni più forti nel mondo, la ricostruzione post-Mondiale 2018 non è stata facile, esattamente come il ricambio generazionale per i campioni che hanno vinto la Coppa del Mondo quattro anni prima, in Brasile. La Federcalcio tedesca, nonostante le difficoltà, ha scelto di proseguire il suo progetto tecnico con Joachim Löw, che da oggi è il commissario tecnico più longevo del mondo. L’allenatore tedesco è diventato l’allenatore che siede da più tempo sulla panchina della stessa squadra Nazionale dopo l’annuncio della sospensione del contratto di Óscar Tabárez, ct dell’Uruguay – una decisione molto sofferta che la Federazione di Montevideo ha dovuto prendere per limitare i danni economici dovuti al Coronavirus.

Löw è diventato ct della Germania il 12 luglio 2006, pochi giorni dopo l’addio di Jürgen Kilnsmann – a cui aveva fatto da assistente. Tabárez, invece, è tornato sulla panchina dell’Uruguay tre mesi prima di lui, dopo che era stato selezionatore della Celeste già alla fine degli anni Ottanta. Da allenatore della Germania, Löw ha sempre raggiunto almeno la semifinale in tutte le grandi manifestazioni: Europei 2008, 2012 e 2016, Mondiale 2010 e 2014, Confederations Cup 2017. Ha conquistato il titolo Mondiale in Brasile, nel 2014, e la vittoria all’esordio in Confederations Cup, tre anni dopo.

L’ultimo Mondiale ha interrotto la serie positiva ma soprattutto è stata un’esperienza disastrosa: la Germania è finita ultima nel girone con il record di una sola vittoria (contro la Svezia) e due sconfitte contro Corea del Sud e Messico; lo score è stato di due gol segnati (tutti contro gli svedesi) e quattro subiti. Come detto, il fallimento in Russia non ha portato all’esonero o alle dimissioni di Lõw, che ha rinnovato il contratto fino ai Mondiali 2022. Solo che i risultati non sono migliorati molto: nella prima edizione della Nations League, i tedeschi sono arrivati ultimi nel loro girone, sono formalmente retrocessi in Lega B, ma poi il cambio di formula del torneo li ha riportati nella massima divisione. La qualificazione agli Europei è arrivata senza difficoltà – sette vittorie e una sconfitta in un girone con Olanda, Irlanda del Nord, Estonia e Bielorussia –, ma il vero banco di prova sarebbero stati gli Europei. Tutto rimandato al prossimo anno.