Non si fermano le inchieste sulla Fifa e sui Mondiali di Russia e Qatar, da anni sotto gli occhi degli investigatori per presunte mazzette e tentativi di corruzione. Nuove accuse, ora, sono state avanzate negli Stati Uniti: Nicolas Leoz, allora presidente della Conmebol, organo massimo del calcio sudamericano, e l’ex presidente della federcalcio brasiliana Ricardo Teixeira avrebbero accettato tangenti per esprimere il loro parere favorevole all’organizzazione dei Mondiali del 2022 da parte del Qatar. L’accusa rivela anche che Jack Warner, ex presidente della Concacaf (che sovrintende al calcio nord e centro-americano) già arrestato a Zurigo nel 2015 per “frode e riciclaggio” e in seguito radiato da ogni incarico nel calcio, avrebbe accettato una tangente da 5 milioni di dollari per votare la Russia come Paese organizzatore dei Mondiali del 2018. Anche al presidente della federcalcio di Guatemala Rafael Salguero sarebbe stata offerta una bustarella da un milione di dollari perché il suo voto andasse alla Russia. Con queste nuove rivelazioni, il conto di azioni illecite relative all’organizzazione dei Mondiali salirebbe a 53. Il documento, tra l’altro, mette in luce alcune manovre di corruzione in relazione alla concessione dei diritti televisivi dei Mondiali 2018 e 2022 in Nord America – diritti che sono stati aggiudicati in seguito, per gli Stati Uniti, dal network Fox.
«L’affarismo e la corruzione nel calcio internazionale sono state pratiche comunemente conosciute per decenni», ha detto William Sweeney, che lavora nell’ufficio di New York della Fbi. «Per molti anni, si sono regolarmente verificate azioni di corruzione verso la governance del calcio internazionale, con tangenti su tangenti che hanno danneggiato profondamente il calcio. I loro piani prevedevano l’utilizzo di società fantasma, contratti fittizi di consulenza e altri metodi di occultamento per mascherare pagamenti di tangenti e farli apparire legittimi». Jack Warner, a esempio, avrebbe ricevuto il denaro delle tangenti da almeno dieci diverse società fantasma, tutte basate in staterelli come Anguilla o le Isole Vergini Britanniche.
Le investigazioni vanno ad aggiungersi al filone principale dell’inchiesta, raccolto nel cosiddetto “rapporto Garcia”, che nel 2017 la Fifa ha pubblicato online per assicurare maggiore trasparenza. In quelle pagine erano già state segnalate numerose attività illecite per assicurare al Qatar l’organizzazione dei Mondiali 2022, tra cui pagamenti in denaro e party a bordo di un jet privato della federazione qatariota a favore di alcuni membri esecutivi della Fifa. Il Paese arabo ha poi vinto 14-8 il conteggio ai danni degli Stati Uniti.