I club di Premier League vorrebbero chiudere la stagione entro il 30 giugno

E il motivo sono i contratti in scadenza.

A un mese dalla sospensione per la pandemia Coronavirus, i campionati europei e non solo iniziano a pianificare la ripresa dell’attività agonistica. Secondo quanto riportato dal Guardian, la Premier League vorrebbe completare la stagione entro il 30 giugno. Il quotidiano inglese spiega che questa data è stata individuata come deadline per un motivo preciso: ci sono tantissimi contratti – di giocatori, ma anche di componenti degli staff tecnici – che scadranno proprio il 30 giugno, e anche se la Fifa ha assicurato che gli accordi potranno essere prorogati per via dell’emergenza, c’è il rischio che i regolamenti lavorativi del Regno Unito possano rendere nulle le disposizioni dell’istituzione calcistica mondiale.

Le preoccupazioni dei club inglesi sono state espresse dal Guardian da «un dirigente di un club di spicco» non meglio identificato, che ha spiegato come un eventuale allungamento della stagione oltre il 30 giugno «genererebbe centinaia di situazioni non risolvibili: in teoria, un giocatore a cui scade il contratto avrebbe il diritto di non scendere in campo per la sua squadra oltre quella data». La proposta di non “scollinare” fino a luglio con le partite di questa stagione dovrà essere votata nella prossima riunione dei club, in programma venerdì 17 aprile. Per l’approvazione, è richiesto il voto di 14 società su 20.Alla maggior parte delle squadre sono rimaste nove partite da giocare, mentre Manchester City, Sheffield United, Arsenal e Aston Villa devono giocarne dieci. Il problema è che i club inglesi – differentemente da quelli tedeschi, per esempio – non sono ancora tornati in campo per allenarsi, e a oggi non è ancora stata annunciata o anche solo individuata una data per la ripresa della preparazione. Proprio quest’ultimo punto sarebbe fondamentale in vista di una chiusura al 30 giugno: il calendario sarebbe inevitabilmente molto intenso, e quindi i giocatori avrebbero bisogno di allenarsi molto per sostenere ritmi così elevati.

Allo stesso tempo, però, una riduzione delle partite di questa stagione – altra ipotesi ventilata pur di non superare la data fatidica – scontenterebbe dei club che sono ancora in corso per obiettivi importanti, per esempio il Manchester United quinto, a soli tre punti dal quarto posto che vale la qualificazione in Champions League, oppure tutte le squadre in lotta per evitare la retrocessione – tra l’Aston Villa 19esimo e il Brighton 15esimo ci sono quattro punti e altre tre contendenti, ovvero Bournemouth, Watford e West Ham.