Leo Messi si è allenato per “slogarsi la caviglia” quando batte le punizioni

Un movimento del piede destro, innaturale ma controllato, gli permette di aumentare forza e precisione delle sue conclusioni.

Una delle caratteristiche più significative della carriera di Leo Messi è la sua capacità di evolversi, di migliorare, nonostante i risultati raggiunti, le coppe sollevate al cielo, gli incredibili record individuali. L’esempio più calzante è quello che riguarda i calci di punizione: a inizio carriera, Messi non si considerava uno specialista, però poi si è allenato così tanto su quel fondamentale da arrivare a diventare uno dei migliori tiratori di ogni epoca, con 52 gol realizzati direttamente su tiri da fermo – 46 con il Barcellona, sei con la Nazionale argentina.

Le punizioni di Messi sono forti ma soprattutto molto precise, raggiungono punti della porta in cui i portieri faticano ad arrivare, anche solo con il pensiero. Per disegnare traiettorie così arcuate, serve una grande coordinazione, e forse il medium di analisi calcistica Squawka ha individuato uno dei segreti del fuoriclasse argentino: il movimento del piede destro nel momento della conclusione con il sinistro. In pratica, Messi piega in maniera quasi innaturale il piede debole, al punto che sembra quasi slogarsi la caviglia. In un intervento audio che analizza questa dinamica tecnica e fisica, il medico e preparatore atletico Rajpal Brar ha spiegato che Messi «sposta tutto il peso del suo corpo sull’esterno del piede destro. È evidente che abbia allenato il suo corpo a effettuare questo movimento, quella che fa è una specie di slogatura controllata, noi scienziati la chiamiamo distorsione inversa».

In questo modo, ha spiegato Brar, Messi può muovere in maniera più libera le anche, ha uno spazio maggiore di apertura con il piede sinistro, e questo gli consente di disegnare dei tiri estremamente precisi, ma anche molto potenti. Insomma, il fuoriclasse argentino ha sviluppato un metodo tecnico e atletico di livello superiore per calciare da fermo, e sceglie di utilizzarlo o meno in base alle necessità. Solo in alcune occasioni, infatti, il capitano del Barcellona, piega la caviglia destra in modo visibilmente innaturale: per esempio, quando ha calciato il pallone del 3-0 contro il Liverpool la “slogatura controllata” era meno evidente che in altre punizioni, come quella trasformata contro l’Almería nel gennaio 2018, oppure quando ha segnato contro il Villarreal mirando sul palo del portiere. Quando invece calcia basso – ha fatto gol in questo modo contro il Girona, nel 2018 – il piede destro non si piega verso l’esterno, ma resta più piantato nel terreno, perché il movimento diverso spinge Messi a cambiare la distribuzione del suo peso, a controllare in maniera differente i propri movimenti.