Kalou non sta prendendo sul serio il Coronavirus, e l’Hertha Berlino lo ha sospeso

In un video pubblicato sui social, il centrocampista ivoriano non rispetta le regole sul distanziamento sociale.
di Redazione Undici
05 Maggio 2020

A 35 anni, dopo una buonissima carriera nel calcio europeo, Salomon Kalou sta vivendo un momento davvero molto complicato. È stato sospeso dall’Hertha Berlino, il club in cui milita dal 2014, per non aver preso sul serio le disposizioni sul distanziamento sociale ai tempi del Coronavirus. In un video registrato negli spogliatoi e poi postato sulla sua pagina Facebook, si vede il centrocampista ivoriano che stringe la mano ai compagni e poi interrompe la visita medica di uno dei suoi compagni. Inoltre, l’ex giocatore del Chelsea canta anche una canzone improvvisata e scherzosa sull’emergenza sanitaria.

Il video è stato cancellato dopo una reazione abbastanza forte della dirigenza dell’Hertha, che in un comunicato ufficiale ha annunciato la sospensione immediata di Kalou dagli allenamenti e dalle partite ufficiali, «per aver infranto il regolamento interno e per aver mostrato un comportamento non appropriato in un momento difficile per tutti, ledendo l’immagine della società. Il fatto che abbia cantato quella canzone, tra l’altro, sottolinea come Kalou sia perfettamente consapevole del momento che stiamo vivendo, e ciò rende i suoi gesti ancora più gravi». Sempre nella stessa nota, il club della capitale tedesca chiarisce che i giocatori della prima squadra «si allenano divisi in gruppi e rispettano il distanziamento sociale in ogni momento della loro attività lavorativa». Lo stesso Kalou ha rilasciato una dichiarazione in cui si scusa per il suo comportamento e si dice «dispiaciuto e preoccupato per l’evoluzione della pandemia, anche perché nel mio Paese, la Costa d’Avorio, i sistemi sanitari non sono avanzati e sicuri come in Germania. Nel video ero solo molto felice per l’esito negativo del mio tampone».

Nonostante queste scuse, la lega tedesca (DFL) ha scelto di condannare in maniera forte il comportamento di Kalou in un tweet: «Il comportamento del giocatore nello spogliatoio dell’Hertha è inaccettabile. Non ci può essere tolleranza per certi atteggiamenti, soprattutto perché è una mancanza di rispetto verso quei giocatori e quelle società che aderiscono alle linee guida perché hanno colto la gravità della situazione». Kalou milita in Germania da sei stagioni, nelle quali ha disputato 172 partite in competizioni ufficiali, firmando 53 reti. Prima di giocare nell’Hertha, ha avuto un’ottima esperienza al Lille (34 reti in due stagioni dal 2012 al 2014) e soprattutto è stato un simbolo del Chelsea, con 254 partite, 60 gol realizzati e otto trofei vinti dal 2006 al 2012. Con la Nazionale della Costa d’Avorio, ha partecipato a due edizioni della Coppa del Mondo (2010 e 2014) e ha vinto la Coppa d’Africa nel 2015.

>

Leggi anche

Calcio
Gli investitori americani si sono innamorati del calcio scozzese e lo stanno colonizzando
Sempre più proprietari e azionisti dagli Stati Uniti guardano alla Scozia come a una nuova terrà di opportunità calcistica. Anche per sfidare il monopolio del Celtic, rilanciando storici e nuovi rivali.
di Redazione Undici
Calcio
Cole Palmer sta diventando un vero e proprio brand, un brand che piace soprattutto negli Stati Uniti
Il Mondiale per Club ha dato un ulteriore boost all'immagine del talento del Chelsea. Che gioca benissimo, è decisivo, ha un'esultanza iconica e piace moltissimo alle aziende americane.
di Redazione Undici
Calcio
Il calcio africano sta per entrare nella sua età dell’oro, lo diciamo da decenni ma questa sembra la volta buona
Non solo il Marocco in semifinale agli ultimi Mondiali. Tra club e nazionali il calcio sul continente sta vivendo una nuova stagione di riforme che potrebbe mettere fine a due annosi problemi: corruzione cronica e spreco di talenti.
di Redazione Undici
Calcio
Il Siviglia non può registrare i nuovi acquisti e ha il budget mercato più basso di tutto il calcio spagnolo
La pessima gestione delle ultime stagioni ha determinato una situazione davvero disperata, per il club andaluso.
di Redazione Undici