Kalou non sta prendendo sul serio il Coronavirus, e l’Hertha Berlino lo ha sospeso

In un video pubblicato sui social, il centrocampista ivoriano non rispetta le regole sul distanziamento sociale.

A 35 anni, dopo una buonissima carriera nel calcio europeo, Salomon Kalou sta vivendo un momento davvero molto complicato. È stato sospeso dall’Hertha Berlino, il club in cui milita dal 2014, per non aver preso sul serio le disposizioni sul distanziamento sociale ai tempi del Coronavirus. In un video registrato negli spogliatoi e poi postato sulla sua pagina Facebook, si vede il centrocampista ivoriano che stringe la mano ai compagni e poi interrompe la visita medica di uno dei suoi compagni. Inoltre, l’ex giocatore del Chelsea canta anche una canzone improvvisata e scherzosa sull’emergenza sanitaria.

Il video è stato cancellato dopo una reazione abbastanza forte della dirigenza dell’Hertha, che in un comunicato ufficiale ha annunciato la sospensione immediata di Kalou dagli allenamenti e dalle partite ufficiali, «per aver infranto il regolamento interno e per aver mostrato un comportamento non appropriato in un momento difficile per tutti, ledendo l’immagine della società. Il fatto che abbia cantato quella canzone, tra l’altro, sottolinea come Kalou sia perfettamente consapevole del momento che stiamo vivendo, e ciò rende i suoi gesti ancora più gravi». Sempre nella stessa nota, il club della capitale tedesca chiarisce che i giocatori della prima squadra «si allenano divisi in gruppi e rispettano il distanziamento sociale in ogni momento della loro attività lavorativa». Lo stesso Kalou ha rilasciato una dichiarazione in cui si scusa per il suo comportamento e si dice «dispiaciuto e preoccupato per l’evoluzione della pandemia, anche perché nel mio Paese, la Costa d’Avorio, i sistemi sanitari non sono avanzati e sicuri come in Germania. Nel video ero solo molto felice per l’esito negativo del mio tampone».

Nonostante queste scuse, la lega tedesca (DFL) ha scelto di condannare in maniera forte il comportamento di Kalou in un tweet: «Il comportamento del giocatore nello spogliatoio dell’Hertha è inaccettabile. Non ci può essere tolleranza per certi atteggiamenti, soprattutto perché è una mancanza di rispetto verso quei giocatori e quelle società che aderiscono alle linee guida perché hanno colto la gravità della situazione». Kalou milita in Germania da sei stagioni, nelle quali ha disputato 172 partite in competizioni ufficiali, firmando 53 reti. Prima di giocare nell’Hertha, ha avuto un’ottima esperienza al Lille (34 reti in due stagioni dal 2012 al 2014) e soprattutto è stato un simbolo del Chelsea, con 254 partite, 60 gol realizzati e otto trofei vinti dal 2006 al 2012. Con la Nazionale della Costa d’Avorio, ha partecipato a due edizioni della Coppa del Mondo (2010 e 2014) e ha vinto la Coppa d’Africa nel 2015.