Le esultanze di gruppo verranno bandite a causa del Coronavirus

Le nuove regole della Premier: niente abbracci tra compagni, vietati anche gli sputi e lo scambio delle maglie a fine partita.

La ripartenza dei campionati di calcio è inevitabilmente subordinata all’individuazione e al rispetto di nuovi protocolli di sicurezza, per tutelare la salute degli atleti, dei dirigenti, dei tifosi. Difficile pensare a modifiche relative al gioco per diminuire i contatti fisici tra avversari, ma la Premier League sta pensando a come ostacolare il passaggio del virus tra compagni di squadra. Una delle soluzioni individuate, almeno secondo il Telegraph, potrebbe essere quella di vietare esultanze di gruppo dopo la realizzazione di un gol. Gli abbracci tra i vari giocatori e membri dello staff – che sono in campo e/o in panchina – sono sicuramente emozionanti e belli da vedere, ma sono considerati superflui rispetto al regolare svolgimento di una partita, quindi dovrebbero essere banditi insieme ad altre pratiche che aumenterebbero le possibilità di contagio.

Tra queste, il quotidiano inglese inserisce anche lo scambio di maglia a fine partita e gli sputi, sia durante i match ufficiali che durante le sedute di allenamento. Se la prima consuetudine è facilmente evitabile, gestire gli sputi dei giocatori è molto più difficile. Michel D’Hooghe, presidente del comitato medico della Fifa, ha sottolineato come il divieto di sputare debba necessariamente entrare in vigore perché l’attività agonistica professionale possa riprendere, ma ha anche aggiunto che «si tratta di una pratica complicata da individuare e ancor più da sanzionare. Comminare un cartellino giallo potrebbe essere un’idea, perché parliamo comunque di un comportamento anti-igienico e che favorirebbe l’eventuale diffusione del virus».

Tutte queste misure rientrano in un pacchetto di direttive molto stringenti, e che potrebbe rimanere in vigore anche per un anno, in modo da ricominciare a giocare riducendo al massimo i rischi. La prossima settimana sono previsti degli incontri tra tutte le istituzioni del calcio inglese – il board della Premier, le associazioni dei calciatori e dei manager, gli arbitri e gli ufficiali di gara, un comitato tecnico-scientifico – che stabiliranno la tabella di marcia verso la ripartenza. In questi faccia a faccia dovrebbero essere formalizzate le nuove regole di comportamento anticipate dal Telegraph, che si aggiungeranno a quelle viste già prima e durante il lockdown – niente strette di mano nel prepartita, il social distancing nei centri d’allenamento. Tutto, però, dipenderà dalle decisioni del governo: se nel weekend il primo ministro Boris Johnson annuncerà gli attesi allentamenti delle misure restrittive, la Premier potrebbe individuare tempi e modi per tornare in campo.