Quali calciatori sono positivi al Coronavirus in Europa?

Il caso-Dybala, i dubbi del Brighton, la Bundesliga che riparte nonostante ci siano giocatori infetti.

Una delle incognite che mettono in pericolo la ripresa dei campionati in tutta Europa, probabilmente la più grande, riguarda i giocatori risultati positivi al Covid-19. Si tratta di un’eventualità molto concreta: in questi mesi di lockdown la lista dei professionisti contagiati dal virus è stata piuttosto lunga, e anche se non ci sono stati grandi complicazioni per gli atleti è inevitabile che il livello di allerta sia ancora elevato. Il caso più controverso è stato quello di Paulo Dybala, che per un mese e mezzo è risultato positivo ai tamponi prima che venisse ufficializzata la sua guarigione, cinque giorni fa;  più grave è stata la vicenda di Junior Sambia, 23enne centrocampista del Montpellier che è ancora ricoverato in ospedale, e che è stato anche in coma indotto per curare meglio l’infezione. Le ultime notizie sono rassicuranti, i medici dicono che ora sta rispondendo molto meglio alle terapie.

Dybala e Sambia sono agli estremi di uno spettro molto più ampio: solo guardando alla Serie A in questo momento, ci sono tre giocatori della Fiorentina, tre della Sampdoria e uno del Torino che sono risultati positivi al tampone. I nomi degli infetti non sono stati comunicati ufficialmente dalle società come avvenuto in precedenza, nel caso della Fiorentina e della Sampdoria sappiamo che Vlahovic, Cutrone, Pezzella, Gabbiadini, Ekdal, La Gumina, Thorsby, Depaoli e Bereszynski sono guariti – così come Dybala, Matuidi, Rugani, Daniel Maldini del Milan, Zaccagni del Verona e Sportiello dell’Atalanta. Anche negli altri campionati europei la situazione è simile: la Bundesliga ha deciso di riprendere l’attività a partire dal prossimo weekend, e sembra voler proseguire su questa strada nonostante dei risultati ai test non del tuto confortanti. Il cinque maggio, infatti, sono stati accertati dieci casi di positività tra prima e seconda divisione, mentre dal 10 maggio l’intera rosa e lo staff della Dynamo Dresda, club di 2.Bundesliga, sono entrati in isolamento dopo che due giocatori sono risultati positivi al tampone. La partita contro l’Hannover, in programma per sabato 17 maggio, è stata già rinviata.

Come in Germania, anche in Spagna ci sono stati i test a tappeto sui calciatori di tutte le squadre. E anche qui, secondo le notizie riportate dalla radio catalana RAC1, ci sono cinque giocatori risultati positivi al tampone – due in Liga, tre in Segunda División. Per il quotidiano As, uno dei giocatori infettati dal virus è Renan Lodi, terzino dell’Atlético Madrid, mentre altri tre farebbero parte della rosa del Betis Siviglia. In Inghilterra, invece, c’è un secondo possibile focolaio dopo quello dell’Arsenal, a metà marzo – allora fu il manager Arteta a risultare positivo. Il Brighton, 15esimo in classifica in Premier League, ha confermato la positività di un giocatore della rosa, il terzo da quando sono iniziati i test. Paul Barber, amministratore delegato del club, ha dettoSky Sports UK che «la positività dei nostri giocatori ai tamponi è fonte di preoccupazione. Nonostante tutte le misure che abbiamo adottato nelle scorse settimane, per cui i giocatori non sono stati coinvolti in alcun allenamento significativo, abbiamo comunque registrato delle positività. È normale che, in una situazione del genere, ci siano delle perplessità sulla ripresa del campionato».

I dubbi del dirigente del Brighton, che poi sono quelli di tutti, non esistono in Francia e in Olanda. Le istituzioni del calcio hanno decidere di concludere anticipatamente la Ligue 1 e la Ligue 2, così come la Eredivisie e la seconda divisione olandese. Una decisione che ha scatenato delle forti polemiche da parte dei club che non avevano ancora ben chiaro il loro destino: il Lione e l’Amiens hanno annunciato ricorso, dato che potevano ancora qualificarsi alle coppe europee ed evitare la retrocessione, mentre nei Paesi Bass il caso più eclatante è quello del Cambuur, che si è visto annullare una promozione praticamente certa in massima serie. Anche il club olandese ha deciso di contestare la decisione della Eredivisie in tribunale.