In Germania ci sono delle polemiche per i simboli nazisti all’Olympiastadion di Berlino

Un ex senatore socialdemocratico ha chiesto che lo stadio venga ristrutturato, eliminando ogni riferimento al Terzo Reich.

La Bundesliga è pronta a ripartire, prima tra le leghe europee interrotte a causa della pandemia. Nel frattempo, però, uno dei luoghi più importanti del torneo si ritrova al centro di polemiche politiche. L’Olympiastadion di Berlino, voluto dal regime nazista e inaugurato nel 1936 per ospitare i Giochi Olimpici estivi, è stato criticato da Peter Strieder – 67 anni, esponente del partito Socialdemocratico, senatore per lo sviluppo urbano dal 1996 al 2004 – perché ha mantenuto parti architettoniche che ricordano il Terzo Reich. In una lettera pubblicata sul quotidiano Zeit, Streider ha sollecitato la ristrutturazione dell’intera area polisportiva, chiedendo la demolizione di tutti i simboli che rievocano il regime nazista. L’ex senatore fa riferimento soprattutto alle sculture, ma anche a tutta l’estetica del Reich.

Streider scrive: «Il sito deve essere interessato da una revisione critica che possa denazificare, modernizzare e trasformare i terreni in un vivace parco sportivo e ricreativo. Oggi che gli estremisti di destra stanno raccogliendo maggiori consensi rispetto al passato dobbiamo guardare in modo diverso l’eredità architettonica dell’era di Hitler. La propaganda nazista vive in luoghi come l’Olympiastadion e il Maifeld di Berlino». Il Maifeld è il grande prato antistante allo stadio, utilizzato durante i Giochi del 1936 come area per le gare di polo e le dimostrazioni di dressage.

In passato, l’Hertha Berlino – che dal 1963 gioca le partite casalinghe all’Olympiastadion – aveva pensato di costruire un nuovo impianto proprio al posto del Maifeld, ma l’interesse storico-culturale del sito ha rallentato il progetto. Nella lettera alla Zeit, Streider sottolinea come «l’interesse a una revisione dell’area Olympiapark debba manifestarsi al di là del desiderio di un club calcistico a costruire un nuovo impianto per le partite casalinghe». Insomma, l’ex senatore socialdemocratico ne fa una questione essenzialmente storica e politica. La risposta dell’Hertha è stata positiva: l’ex segretario di Stato Klaus Teichert, amministratore  delegato di “Hertha BSC Stadion GmbH” – una consociata interamente controllata dal club che ha come obiettivo la costruzione di un nuovo impianto e/o la ristrutturazione dell’Olympiastadion – ha detto che «la proposta di Streider è interessante, e la società segue con attenzione il dibattito sull’area dell’Olympiapark. Come utente a lungo termine, un esame critico del sito storico è molto importante per noi».