In Italia sono uscite le ultime puntate di The Last Dance, e nel frattempo il mondo inizia a fare i conti con l’impatto culturale ed economico della produzione di Netflix. Un effetto dell’enorme successo della docuserie riguarda i prezzi dei cimeli sportivi dei Bulls e di Michael Jordan nelle aste online: un paio di Nike Air Jordan 1S, autografate e utilizzate da Micheal durante la sua stagione da rookie in Nba, sono state battute per 560mila dollari (circa 518mila euro) durante una vendita di Sotheby’s. Si tratta di un nuovo primato, che supera quello precedente di oltre 100mila dollari: per un paio di Moon Shoes del 1972, un acquirente aveva versato 437mila dollari.
Oltre ad aver disintegrato ogni record di vendita per delle sneaker, la cifra spesa per uno dei primi paia di Air Jordan ha sorpreso anche gli stessi operatori di Sotheby’s, che avevano ipotizzato un prezzo finale compreso tra i 100mila e i 150mila dollari. Una delle caratteristiche più particolari di queste scarpe riguarda la taglia non corrispondente: il piede sinistro di Micheal Jordan è infatti leggermente più piccolo, calza il numero 48 (13 secondo il sistema di misura inglese) mentre quello destro arriva al 49 (13.5 nel Regno Unito).
Micheal Jordan ha esordito nei Bulls nella stagione 1984/85, terza scelta assoluta al Draft dopo Hakeem Olajuwon e Sam Bowie. Il suo primo contratto aveva una durate di sette anni e valeva sei milioni di dollari a stagione, ma nel frattempo era già stato stipulato un accordo commerciale da 25 milioni di dollari con Nike. Il rapporto tra Jordan e il brand dell’Oregon diventerà uno dei più lunghi e iconici nella storia dello sport professionistico, anche grazie all’immediato impatto del giocatore sulla lega: alla fine del suo primo anno a Chicago, Jordan venne nominato Rookie of The Year, con una media di 28,2 punti, 5,9 assist e 6,5 rimbalzi per partita, mentre i Bulls tornarono ai playoff dopo tre anni di assenza.