Com’è andata AGF-Randers, la prima partita con il pubblico collegato su Zoom

Cori registrati, moderatori e tifosi inquadrati mentre sono seduti sul divano e si disperano.

La ripartenza del campionato danese ha sancito la nascita di una nuova modalità di interazione tra tifosi di calcio ed evento-partita. In occasione di AGF-Randers, infatti, il pubblico di casa si è collegato in diretta con lo stadio dell’AGF, il Ceres Stadium, attraverso l’applicazione Zoom – che tutti noi, più o meno, abbiamo utilizzato durante il lockdown per le nostre videochiamate con gli amici, oppure per le riunioni di lavoro. Questo meccanismo – di cui avevamo parlato quando fu annunciata l’iniziativa – ha permesso a 10mila fan di seguire insieme la partita, pur rispettando il protocollo di social distancing che è in vigore anche in Danimarca. Oltre che ai tifosi di casa, una sessione di Zoom è stata aperta anche per i fan dei Randers e per gli appassionati neutrali.

I volti dei tifosi collegati sono stati proiettati su alcuni maxischermi installati ai bordi del campo, dietro i cartelloni pubblicitari, dal lato opposto rispetto a quello in cui erano posizionate le telecamere preposte alla ripresa della partita. Su Youtube è disponibile una versione estesa della gara, in cui si vedono i tifosi collegati in videochiamata sugli schermi e si sentono cori registrati. Tutto è stato pianificato «per cercare di ricreare un’atmosfera di partecipazione intorno al calcio», ha spiegato al Guardian Soren Carlsen, responsabile dei media di AGF, «dopotutto andare allo stadio per vedere le partite è un’esperienza comunitaria, e noi stiamo cercando nuove soluzioni per non togliere questa opportunità di aggregazione ai nostri tifosi». Lo stesso Carlsen ha spiegato che «non siamo mai stati così impegnati nella preparazione di una partita casalinga», anche perché si tratta di una novità assoluta. Per esempio, il club danese ha dovuto assumere dei moderatori per controllare i tifosi collegati su Zoom. Si è trattata di una scelta lungimirante: due utenti sono stati esclusi dalla partita, o meglio dalla videochiamata, per comportamenti inappropriati.

A causa di questo tentativo di innovazione, il match tra AGF e Randers è stato oggetto delle attenzioni dei media internazionali anche molto prestigiosi e autorevoli, per esempio il New York Times. Al di là del risultato finale della partita (1-1), l’esperimento è andato piuttosto bene: certo, ci sono stati momenti surreali, per esempio quando le telecamere installate sullo stadio hanno inquadrato delle persone sugli schermi che si disperavano dopo un’occasione da gol fallita, oppure i secondi successivi alla rete del pareggio della squadra di casa, segnata nel recupero della ripresa, in cui si sono viste esultare delle famiglie sul divano di casa, e poi c’è stato uno stacco di regia su un gruppo di tifosi radunato all’esterno dello stadio, ognuno nella propria automobile.