La Danimarca sembra essere la nazione in cui si stanno ideando le strategie più visionarie e futuristiche per non privare i tifosi di calcio delle partite vissute in comunità. Qualche settimana fa, il Midtjylland ha presentato il progetto dello stadio drive-in; oggi, invece, è il turno dell’AGF, che in vista della ripresa della Superligaen – prevista per il 29 maggio – ha messo a punto la prima tribuna virtuale per il suo impianto casalingo, il Ceres Stadium. Per la sfida interna contro il Randers, la società di Aarhus – città da 273mila abitanti nel Nord-Est del Paese – installerà degli schermi a bordo campo su cui passeranno le immagini dei tifosi collegati su Zoom, come se fosse un’enorme videochiamata.
Come si vede dal render in alto, si tratterà di un’esperienza assolutamente nuova sia per i tifosi che per i giocatori: i primi potranno seguire la partita in tv e nel frattempo condivideranno la visione con altre persone del loro stesso settore, collegate a una videochiamata di Zoom – una delle app più utilizzate per chiamate e conferenze in video, e che ha collaborato con l’AGF per sviluppare una tecnologia che permettesse di ampliare il numero di partecipanti a una sessione, partendo da un minimo di 23 utenti. Allo stesso tempo i calciatori vedranno e sentiranno, attraverso gli schermi a bordocampo e gli altoparlanti del Ceres Stadium, il sostegno dei fan.
Come specificato nella nota ufficiale del club danese, anche lo stadio virtuale sarà diviso in settori: ce ne saranno 22, alcuni aperti solo ai tifosi di casa, alcuni neutrali e altri per i sostenitori del club ospite. Per chi era abbonato al Ceres Stadium prima della pandemia, è stato riservato lo stesso identico posto, così da poter condividere la partita con i propri compagni abituali allo stadio, anche se ora la visione della partita avviene in video. Il biglietto d’accesso al proprio settore su Zoom sarà gratuito, e sarà “riscattato” poco prima dell’inizio della partita. «Per noi sarà una partita storica», direttore dell’AGF Jacob Nielsen, «e lo sarà per molte motivazioni. Sarà la prima per il calcio danese dopo molto tempo, e noi abbiamo deciso di celebrare questo evento con una storica iniziativa digitale. Siamo orgogliosi di essere il primo club al mondo a tentare un esperimento del genere. La situazione ci impone di tenere i nostri fan lontani dagli stadi, e si protrarrà per un po’ di tempo, quindi forse possiamo ispirare un’iniziativa similare anche per altri club».