Per il manager dell’Aston Villa, nelle partite a porte chiuse il gioco duro è più tollerato

Jack Grealish è il giocatore che subisce più falli in Premier League, e la situazione è addirittura peggiorata dopo il lockdown.
di Redazione Undici
23 Giugno 2020

Pochi giorni dopo la ripartenza della Bundesliga, gli arbitri tedeschi e le statistiche rilevarono come l’assenza di pubblico fosse responsabile di un calo di intensità emotiva delle partite: nei primi match dopo il lockdown, erano stati registrati più passaggi e meno tackle duri, ma anche meno proteste e simulazioni da parte dei giocatori. Un aspetto che poteva essere valutato solo in maniera superficiale, data l’esiguità del campione di partite considerato, riguardava l’influenza del pubblico sulle decisioni dell’arbitro, l’inevitabile condizionamento del direttore di gara rispetto alle manifestazioni che di solito avvengono sugli spalti – cori, segnalazioni, intimidazioni. Su questo punto si è espresso Dean Smith, manager dell’Aston Villa: «È evidente che gli arbitri tendano a fischiare meno falli, a tollerare il gioco duro: in questo senso si sente l’assenza dei tifosi delle squadre di casa».

Smith ha parlato dopo la sfida interna persa dall’Aston Villa contro il Chelsea (1-2), in cui Jack Grealish, il giocatore di maggior talento dei Villans, ha subito nove interventi irregolari da parte dei giocatori avversari. Non è la prima volta che succede: Grealish, infatti, è stato caricato in modo falloso per 140 volte in questa edizione della Premier League, e solo cinque volte un giocatore che ha commesso una scorrettezza ai suoi danni è stato ammonito. Con queste cifre, Grealish comanda con larghissimo margine la classifica dei giocatori che subiscono più falli in Premier League: al secondo posto c’è Wilfred Zaha del Crystal Palace, che è stato fermato in maniera irregolare per 98 ​​volte. Secondo Smith, il suo calciatore meriterebbe maggiore protezione da parte degli arbitri: «Su Grealish viene attuata una marcatura a uomo in ogni partita. È il giocatore che subisce più falli in assoluto, e sarebbe giusto che i direttori di gara lo proteggessero di più. Dopo le partite, Jack ha tanti lividi sugli stinchi e sul fianco. Ma adora giocare a calcio e adora l’Aston Villa, quindi continuerà a comportarsi in questo modo».

Grealish è cresciuto nelle giovanili dell’Aston Villa, e si è aggregato alla prima squadra nella stagione 2014/15. Da allora, ha accumulato 165 presenze ufficiali, con 22 reti realizzate. Quella in corso è la sua migliore annata: ha segnato nove gol e servito otto assist in 2830 minuti di gioco in tutte le competizioni, di cui 2514 in Premier League (con sette gol e sei assist). È il capitano dei VIllans e ha moltiplicato per otto volte il suo valore di mercato negli ultimi due anni e mezzo: secondo Transfermarkt, il suo cartellino aveva un costo di cinque milioni nel settembre 2017, mentre prima del lockdown valeva più di 38 milioni.

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