Le Nazionali Azzurre: un movimento in salute

Dopo i buoni risultati degli ultimi anni, le selezioni giovanili, maschili e femminili, hanno avviato dei nuovi cicli che sembrano davvero promettenti.

All’inizio della stagione 2019/20, le Nazionali italiane hanno avviato o consolidato delle profonde ristrutturazioni, a cavallo di cicli che avevano generato degli ottimi risultati: la squadra senior ha staccato il pass per Euro 2020 con la miglior performance di sempre in un girone di qualificazione, confermando le buone sensazioni sul progetto avviato nel 2018; quella femminile ha capitalizzato il grande successo – tecnico ma anche mediatico – della spedizione ai Mondiali di un anno fa per ipotecare la qualificazione agli Europei spostati al 2022, con sei vittorie in altrettante partite del girone di qualificazione, e per imporsi ancora di più come massima espressione di un movimento in crescita, che giustamente reclama spazio, visibilità, attenzione.

Nel frattempo, molte selezioni giovanili sono entrate in una nuova era. L’Under 21 di Paolo Nicolato, promosso dalla panchina dell’Under 19, è stata costruita con i migliori talenti nati tra il 1998 e il 2000 – Bastoni, Luca Pellegrini, Locatelli, Kean, Pinamonti, Cutrone – e ha messo nel mirino la qualificazione agli Europei di categoria, grazie a quattro vittorie e un pareggio nei primi cinque turni del Girone 1, contro Lussemburgo, Islanda, Irlanda e Armenia (due partite). Il gruppo di Nicolato ha stupito soprattutto per la grande solidità difensiva: zero gol subiti in sei gare ufficiali, considerando anche il test match di settembre contro la Moldavia. Gli Europei sono stati rimandati, si giocheranno tra la primavera e l’estate dell’anno prossimo, ma l’Under 21 ha già dimostrato di poter essere protagonista, dopo che nell’ultimo ciclo era riuscita a fare da incubatrice per giocatori come Barella, Zaniolo, Tonali, tutti approdati nella Nazionale maggiore.

Gran parte di questi atleti erano e sono reduci dal percorso nelle altre rappresentative giovanili, che hanno cercato di proseguire il grande lavoro di scouting e formazione avviato dalla FIGC negli ultimi anni. L’Under 20 è stata affidata a Daniele Franceschini, mentre sulla panchina dell’Under 19 è arrivato Alberto Bollini. Il nuovo selezionatore ha portato gli Azzurrini alla seconda fase di qualificazione all’Europeo e ha messo in mostra un gruppo di grande qualità, formato da calciatori già conosciuti dal grande pubblico, tra cui Sebastiano Esposito dell’Inter, Daniel Maldini del Milan, Alessio Riccardi della Roma, Eddie Salcedo del Verona. I cicli dell’Under 19 hanno una cadenza diversa rispetto a quelli delle altre selezioni giovanili, si susseguono anno per anno, perciò la fase finale degli Europei del 2020, in programma in Irlanda del Nord, si giocherà nella seconda metà dell’anno, tra ottobre e novembre. In palio c’è anche la qualificazione alla Coppa del Mondo Under 20 del 2021, che sarà ospitata dall’Indonesia.

Serena Landa, giocatrice dell’Italia Under 19, in azione nella sfida contro la Nazionale russa giocata nell’ottobre 2019 allo stadio “Artemio Franchi” di Siena (Gabriele Maltinti/Getty Images)

Come quella maschile, anche la squadra Under 19 femminile, guidata da Enrico Sbardella, aveva raggiunto l’ultimo girone di qualificazione, preludio alla fase finale originariamente in programma in Georgia. Le Azzurrine avrebbero dovuto sfidare Francia, Portogallo e Bosnia in un girone all’italiana, ma le partite sono state annullate. Appuntamento al 2021: la fase finale si terrà in Bielorussia.

I risultati delle rappresentative azzurre sono frutto di un progetto che ha origine nelle selezioni di livello più basso, affidate a Bernardo Corradi, nuovo tecnico dell’Under 18, e a Carmine Nunziata, ct dell’Under 17. Proprio l’Under 17 è reduce da un ottimo percorso ai Mondiali di categoria, disputati nello scorso autunno: solo il Brasile padrone di casa, poi campione a fine torneo, ha fermato gli Azzurrini. Il nuovo ciclo, che aveva e avrà il compito di proseguire su questa strada, ha i volti e i nomi di Samuel Giovane, Wilfried Gnonto, Luca Magazzù, Ramen Cepele, Fabio Miretti: calciatori ancora poco conosciuti, che però rappresentano il futuro e le speranze di un movimento in salute. E che sembra pronto a ripartire, quando arriverà il momento.

Da Undici n° 33