Durante il lockdown, il City Football Group ha ufficializzato l’acquisto del suo nono club in giro per il mondo: si trattava del Lommel SK, che milita nella seconda divisione belga, e che è entrato nella conglomerata appartenente alla famiglia al-Mubarak «perché CFG possa essere presente in tutti i paesi in cui nascono grandi talenti». Un progetto che continua, e che ora sembra aver puntato verso un Paese che da anni produce e valorizza tantissimi giovani campioni: la Francia. Secondo quanto riportato dal Financial Times, la società madre del Manchester City è «sta conducendo una trattativa in fase molto avanzata per acquistare l’ESTAC Troyes, società che milita nel campionato di Ligue 2 francese». L’affare potrebbe concludersi per una cifra inferiore ai 10 milioni di euro.
La conquista di un avamposto in Francia era uno degli obiettivi del City Football Group: secondo la prestigiosa testata economica, i manager CFG avevano già avuto dei colloqui con il Nancy, ma alla fine la scelta è ricaduta sul Troyes, quarto nel campionato 2019/20, a pochi punti dalla zona promozione. Se l’operazione andasse a buon fine, sarebbe evidente che ci troviamo nella “fase 2” del progetto portato avanti dal City: dopo aver comprato le quote del Manchester City (nel 2008), gli sceicchi hanno acquisito dei club in campionati internazionali di secondo o terzo livello, per esempio New York (2013) negli Usa, Melbourne (2014) in Australia, gli Yokohama Marinos (2014) in Giappone e poi il Montevideo City in Uruguay (2017). In seguito, l’espansione è stata portata avanti in maniera diversificata: oltre a delle società in Cina (Sichuan Jiuniu) e in India (Mumbay CIty), sono entrate nel gruppo alcune squadre di secondo piano che però appartengono a leghe decisamente più competitive, il Girona (Spagna) e il Lommel. Ora si punta al Troyes, che negli anni Settanta e negli anni Novanta ha militato nel massimo campionato francese e che ha disputato pure le coppe europee (due volte l’Intertoto e una volta la Coppa Uefa) all’inizio del terzo millennio. Due anni fa ha giocato per l’ultima volta la Ligue 1.
Arrivando a dieci squadre, il City Football Group consoliderebbe il suo primato come multiproprietà calcistica più estesa del mondo, a livello numerico ma anche geografico: l’azienda concorrente in questo senso, vale a dire Red Bull, possiede un club in Germania (Lipsia), uno in Austria (Salisburgo), uno in Brasile (Campinas) e uno negli Stati Uniti (New York). Anche dal punto di vista economico, il successo di CFG sembra inarrestabile: lo scorso anno, il gruppo di private equity statunitense Silver Lake ha investito 500 milioni di dollari per acquistare una quota di azioni pari al 10%. Secondo il Financial Times, l’attuale valore della conglomerata è di 4,8 miliardi di dollari.