Aspettando gli Europei slittati al 2021, le nuove maglie di Puma per la Nazionale italiana hanno riscosso un plauso generale: l’idea di applicare alle divise degli Azzurri un’idea – quella del Rinascimento, legandola al periodo storico ma allo stesso significato sportivo aderente al momento della Nazionale – e declinarla nel modo più elegante possibile. I motivi rinascimentali sul fronte maglia sono stati perciò una scelta vincente, e hanno reso evidente come la contaminazione con altri generi – dall’architettura alla cultura alla musica – faccia della divisa un elemento che afferma la sua esistenza anche oltre il campo. E che si presta a interpretazioni artistiche come quella di Diana Al Shammari, in arte The Football Gal, che ha creato tre modelli di maglie delle Nazionali in un modo personalizzato. Tre divise one-off ispirate al Rinascimento italiano, all’alta moda, all’art déco e all’art nouveau, fondendo elementi di natura, geometria e simmetria.
Una specie di marchio di fabbrica quando si racconta il lavoro di Diana, cresciuta tra Iraq, Egitto e America. All’inizio, tra Iraq ed Egitto, il calcio era diventato quasi una forma di piacere proibito: poiché alle ragazze non era permesso praticarlo, Diana giocava di nascosto e indossava alcune maglie da calcio, che presto sono diventate un punto fermo nel suo guardaroba e un modo per esprimersi. L’idea di lavorare sulle maglie della Nazionale è nata quasi in maniera spontanea: se da un lato i motivi rinascimentali delle tre maglie degli Azzurri ben si sposano con l’art nouveau e l’art déco, i suoi principali filoni di ispirazione, dall’altro Diana ha tra i suoi designer preferiti Dolce & Gabbana. Di questo e altro The Football Gal ci ha parlato in un’intervista.
Ⓤ Come ti sei avvicinata al mondo delle maglie da calcio?
Mi è sempre piaciuto personalizzare i miei vestiti, poi ho deciso di provarlo sulle maglie da calcio e combinare su queste elementi come motivi e disegni floreali, perline, che di solito non vediamo nel calcio. Nel 2017 ho postato la foto di una maglia da trasferta dell’Ungheria ricamata, e il resto è storia.
Ⓤ Oggi le maglie da calcio sono progettate per essere indossate anche fuori dal campo. Cosa ne pensi?
Lo adoro! Mi piace il fatto che la maglia non sia solo per i calciatori in campo, ma anche per i tifosi e che rappresenti la cultura, la storia e la personalità di un club. Questa tendenza offre ai fan (così come ai non tifosi) la possibilità di essere creativi e la libertà di incorporare veramente il calcio nei loro stili.
Ⓤ Quali sono le tue principali ispirazioni nei tuoi lavori?
La mia ispirazione per il design è stata per lo più influenzata dall’art nouveau e dall’art déco. Sono sempre stata affascinata dalla natura – e dalle forme naturali in generale – e le ho sempre realizzate sin dalla tenera età, che si tratti di creazioni in ceramica a scuola o successivamente con ricami sulle maglie da calcio. Mi piace l’idea di creare arte con diversi elementi e incorporarli su maglie da calcio, che sono principalmente associate all’atletismo.
Ⓤ Raccontaci il tuo lavoro sulle maglie della Nazionale italiana.
Il mio obiettivo principale era concentrarmi sugli elementi del Rinascimento italiano in termini di enfasi sulla simmetria, sulle forme naturali e creare movimento attraverso i miei disegni floreali. All’inizio è stato difficile inventare design personalizzati su kit già belli, quindi volevo creare design che non avrebbero sopraffatto le divise, ma li completassero e aggiungessero un fattore “wow”. Influenzati dal Rinascimento italiano, art déco e art nouveau, i design si ispirano alla natura, alla geometria e alla simmetria. Il loro posizionamento ha lo scopo di attirare inizialmente gli occhi su di loro, ma concentrarsi sul design originale delle maglie.