Romano Albesiano: la passione è la chiave, nelle moto e nel lavoro

Per il ds di Aprilia Racing, «il talento comincia dallo studio». E va coltivato, anche nelle nuove generazioni. Perciò Aprilia collabora con Experis: per formare i talenti di domani.

“La divisione tra passato, presente e futuro è solo un’illusione ostinatamente persistente”, lo diceva quel genio di Albert Einstein e a pensarci bene, al di là di qualunque assurda convinzione paranormale o teoria filosofica, esiste un elemento nelle nostre vite che tende a non invecchiare mai. Si chiama passione. Come quella che mette al centro della sua quotidianità lavorativa Romano Albesiano, Technical Director di Aprilia Racing.

L’azienda di Noale ha una lunga tradizione nel Motorsport fatta di successi, soddisfazioni e record, ma per chi non si accontenta mai, l’asticella si alza sempre di più. Per questo che cinque anni fa Aprilia è tornata in MotoGP, nel campionato più difficile e competitivo del racing. Si lavora duro perché, nonostante i progressi, esultare è impossibile: «In questo momento non abbiamo il tempo di gioire, c’è poco spazio per l’autocelebrazione. Dobbiamo lavorare e fare finalmente il salto di qualità in un campionato che è di un livello incredibile». Romano Albesiano ha dedicato la sua vita alle moto, allo sviluppo, alla ricerca spasmodica dell’intuizione che potesse rendere quel mezzo speciale, diverso, migliore. Solo con la cura attenta, maniacale, dei dettagli è possibile imporsi nel settore. Perché il talento non è solo questione di qualità, ma un’attitudine mentale: «Per me il talento comincia dalla preparazione, dallo studio. Non si può prescindere dalle basi. Poi c’è la motivazione, l’interesse per quello che si fa e l’indipendenza, l’autonomia, nel proprio lavoro».

Talento, lavoro, sacrificio, dedizione, costanza. Tutte parole che spesso vengono dedicate e associate all’epica della narrazione sportiva, in realtà sono le pietre miliari di chi vuole sfondare qualunque lavoro faccia. Nel mondo del Motorsport, però, c’è una fatica che ha un costo più elevato delle altre: «Le stagioni della MotoGP sono dure. Sono lunghe, in giro per il mondo. È una passione, ma devi fare tanti sacrifici per la tua ambizione, il tuo sogno. Gestire questo tipo di lavoro e la famiglia è molto complicato. Quando sei giovane prendi tutto come un’avventura, ma poi è un compromesso con cui dovrai scontrarti e fare i conti». Il paddock, i box, l’asfalto della pista, le gare, quell’adrenalina che ti imbambola davanti all’orizzonte mentre fissi il vuoto è esattamente quello che ogni amante delle due ruote prova.

Spiegarlo è difficilissimo, ma quando osservi gli occhi di chi racconta l’amore che prova verso il proprio lavoro capisci immediatamente che non è lì per caso, per il denaro o per passare il tempo. È lì perché è solo lì che potrebbe stare in pace con se stesso e con il mondo. «Quando abbiamo portato gli studenti ai test della MotoGP, i loro occhi brillavano». Infatti, Aprilia insieme a Experis Academy portano avanti da tre anni un’esperienza che vale molto più di qualsiasi competenza. Vivere il Motorsport da dentro e non solo guardandolo da casa. Con cinque sedi in Italia, quattro sedi Experis Academy e una software house, Experis lavora al fianco delle imprese per realizzare progetti in ambito informatico ed ingegneristico, ricercare talenti e sviluppare percorsi di formazione per specializzare verticalmente e velocemente i migliori talenti in ambito IT, motorsport ed engineering insieme alle migliori aziende dello scenario italiano, come Aprilia.

Nata nel 2014, Experis Academy offre percorsi di formazione in ambito IT ed Engineering: corsi gratuiti, dedicati a neolaureati e disoccupati; formazione per le aziende, cucita ad hoc a seconda delle esigenze richieste; Master di alta formazione. Tra i più importanti in ambito ingegneristico, c’è il Master Motorsport (a novembre comincerà la settima edizione). Qui convivono le due grandi competenze di Experis: l’Engineering di altissimo livello e, come detto prima, l’Information Technology, che negli ultimi anni, anche grazie alla software house con oltre 60 technical engineers, è in fortissima crescita. Il master non si limita alla formazione, offre un’experience completa: dalla visita alla factory ai test in pista della MotoGP. Inoltre, sono direttamente le aziende a fornire la docenza. Un modo per entrare subito in contatto con la realtà e con il mondo del lavoro.

Il marchio Aprilia è tornato in MotoGp nel 2015 dopo aver stipulato un accordo con Gresini Racing

«Vogliamo dare a tutti una possibilità. Anzi, la giusta possibilità», spiega Ivan Fadini, Business Innovation Director del Gruppo Manpower. Fadini e il suo team agiscono sul mercato andando a individuare la risorsa giusta per il posto corretto e per l’azienda ideale. Un punto d’arrivo per il mondo del lavoro, un punto di partenza per Ivan Fadini e per Experis che adottano metodi all’avanguardia per la ricerca del profilo ideale nella corsa al talento di Information Technology. «La nostra mission», spiega ancora Fadini, «è quella di creare dei profili inesistenti sul mercato attuale, ma che verranno richiesti nel prossimo futuro. È per questo che spesso dico che noi non vendiamo un corso, ma un percorso». Experis è il motore tecnologico del Gruppo Manpower. Da una parte la potenza, fatta di cavalli, dal propulsore. Dall’altra la tecnologia, l’intelligenza e la conoscenza. Quella sapienza che sa come usare la forza per arrivare lontano. Lontano dove? «Quanto basta per continuare a migliorarsi, a evolversi e fornire un servizio che in pochi riescono a fornire».

L’obiettivo del reparto corse di Aprilia è quello di evolversi continuamente e per farlo è necessario fare largo a una nuova generazione di ingegneri, di telemetristi, di sviluppatori, di informatici: «Aprilia ha piani molto ambiziosi di crescita e la collaborazione con Experis serve proprio a continuare a migliorare. L’introduzione dei giovani dà quella brillantezza, quella freschezza, quella sana novità che è fondamentale per l’accrescimento del gruppo di lavoro».

La vera magia, però, sta in un doppio confronto che porta benefici. Se da una parte gli studenti vivono un percorso fatto di vita vera, quotidianità, esperimenti, dall’altra i docenti li accompagnano per mano verso il mondo del lavoro con grande paternità ed esaltazione per quello che insegnano: «È una gioia vedere i responsabili della docenza del corso di Experis Academy, che sono professionisti di un livello assoluto, prepararsi per la lezione, anche se non avrebbero alcun bisogno. La relazione che si crea è sana, matura e naturale. Anche perché in un futuro non troppo lontano quei corsisti potranno diventare colleghi. Come è già successo con due ragazzi che sono entrati in Aprilia lo scorso anno».

Nel Motomondiale 2020, Aprilia Racing Team schiera due piloti, Aleix Espargaró e Bradley Smith

Dopo tutti questi anni, cos’è che manda ancora avanti Albesiano e il suo team di lavoro se non la passione, quella sana essenza che ti fa sentire eternamente giovane. Basta un attimo, c’è l’attesa e poi il brivido. Quando scende la moto dal furgone gli ingegneri, i meccanici, i direttori si fermano qualsiasi cosa stiano facendo, è un momento sacro. Anzi, il momento sacro. Anche se poi il palinsesto per un team di MotoGP è fittissimo, quasi sovrumano. «Il weekend di gara per noi inizia la settimana prima del Gran Premio. Tra riunioni, strategie, obiettivi. L’arrivo in pista è soltanto l’ultimo passaggio. In pista si parla con il pilota e si finalizza il lavoro. Poi ci incontriamo con i partner tecnici come Michelin, Ohlins, Brembo, per avere tutte le informazioni utili per l’assetto finale. Quando inizia la danza raccogliamo i feedback che provengono dalla pista per migliorare sessione dopo sessione. Non ci si ferma mai».

Come il tempo, non si ferma mai, continua a viaggiare imperterrito quasi a farci credere che non ci sia soluzione di continuità, come diceva Einstein è solo un’illusione. Forse lo è davvero, sicuramente non lo è la passione di Aprilia per le corse e per l’adrenalina.

Undici X ManpowerGroup Italia, dal n° 34 della rivista