Benvenuti a una domenica senza le grandi del calcio europeo. Sì, perché l’imminente inizio della Champions League e dell’Europa League ha fatto sì che Juventus, Inter, Atalanta, Lazio e Napoli in Italia, così come Chelsea, Liverpool, Manchester City, Barcellona, Real e Atlético Madrid scendessero tutte in campo di sabato. Questo però non vuol dire che non ci siano partite interessanti: il Tottenham ospita il West Ham, in Serie A ci sono Torino-Cagliari e Roma-Benevent, in Spagna si gioca il derby tra Valencia e Villarreal. Per quanto riguarda gli altri sport, tutti gli occhi sul Motomondiale, che fa tappa alla Ciudad del Motor de Aragón, mentre il Giro d’Italia celebrerà la 15esima tappa, 185 chilometri dalla Base Aerea di Rivolto a Piancavallo. Attenzione anche a Marco Cecchinato, che all’Open di Sardegna disputerà la finale contro Laslo Djere.
La nostra rassegna di articoli belli usciti in settimana parte da Dimitri Payet, come avrete intuito dalla foto in apertura; poi si parla dell’importanza dei trofei vinti per valutare la carriera di un calciatore, dell’impegno sociale di Marcus Rashford, dell’Asbury Park FC, una squadra di calcio che non gioca a calcio. Per quanto riguarda gli altri sport, una riflessione sulla crisi storica che sta attraversando il mondo degli scacchi, e poi un commento non convenzionale sulla grande vittoria di Rafa Nadal al Roland Garros. Non ci resta che augurarvi buona lettura, e buona domenica.
Maldita titulitis – Panenka
Quanto contano i trofei vinti nel giudizio complessivo della carriera di un giocatore? Tanto, certo. Ma c’è anche tanto altro, secondo questa riflessione di Panenka.
Marcus Rashford Takes on the U.K. Government Again – Sports Illustrated
Jonathan Wilson racconta il costante impegno sociale di Marcus Rashford, che ha sfidato di nuovo il governo britannico per convincerlo a espandere la somministrazione di pasti gratuiti ai bambini poveri del Regno Unito.
– Glory MagazineUn reportage sull’Asbury Park FC, una delle squadre statunitensi che hanno hanno una fanbase sui ampia social, scelgono le maglie da gioco, vivono rivalità molto aspre. Solo che hanno una particolarità: non vanno in campo, non giocano veramente a calcio.
Chess’s cheating crisis: ‘paranoia has become the culture’ – The Guardian
La pandemia ha modificato radicalmente il gioco degli scacchi: ora anche i grandi tornei si giocano online, e non più dal vivo. Molti giocatori non famosi hanno colto grandi risultati, a volte anche a causa del “doping digitale”: le partite in rete, infatti, possono essere viziate dall’uso di potenti algoritmi che migliorano il gioco.
¿Héroes? – El País
Una riflessione meta-sportiva su Rafa Nadal, campione al Roland Garros per la 13esima volta nella sua strepitosa carriera: «Nadal deve trovare molto fastidioso che tutti lo definiscano “un eroe”. Credo che questo meraviglioso atleta si comporti da brava persona, semplicemente».
La foto della settimana
La Haka degli All Blacks, che sono tornati in campo per affrontare il Sudafrica un anno dopo l’ultima gara ufficiale disputata, alla Coppa del Mondo 2019. La sfida contro gli Springboks, valida per la Bledisloe Cup, è finita 16-16. (Phil Walter/Getty Images)
Il video della settimana
Dieci anni dopo l’ultimo trionfo, i Lakers hanno vinto il titolo Nba. Gli ultimi istanti di Gara-6 contro Miami, e poi i primi momenti di festa per LeBron James e i suoi compagni.