Gli infortuni sono diminuiti in tutta Europa nel calcio post-lockdown

Nonostante si sia giocato ogni tre giorni, in pratica.
di Redazione Undici 03 Novembre 2020 alle 14:19

Per far fronte alla pandemia e all’inevitabile stop primaverile di tutte le competizioni, le istituzioni calcistiche – nazionali ed europee – hanno varato un calendario compresso: l’ultima parte della stagione 2019/20 e l’inizio della nuova annata si sono praticamente accavallate, i ritmi sono stati serratissimi, in pratica si gioca ogni tre giorni da giugno a oggi, e per preservare i giocatori dallo stress fisico e mentale sono state introdotte delle modifiche sostanziali al regolamento, si pensi per esempio alle cinque sostituzioni previste in Champions League, Europa League e Serie A. Nonostante questo aumento delle partite da giocare in pochissimo tempo, gli infortuni risultano essere diminuiti: secondo uno studio condotto per conto dell’Uefa sui club élite, i problemi muscolari si sono ridotti del 10% in tutta Europa dopo la ripartenza tardo-primaverile, o estiva, dei campionati e delle competizioni internazionali.

L’indagine ha rilevato i dati di 21 squadre in otto Paesi che giocano in campionati affiliati all’Uefa, tra cui cinque di Premier League: Bournemouth, Chelsea, Manchester City, Manchester United e Tottenham. I risultati, come detto, sono stati opposti alla narrazione comune. Il professor Jan Ekstrand, a capo del gruppo Uefa, ha dichiarato che «gli infortuni durante le partite si sono ridotti del 20%. Abbiamo avuto il 10% in meno di lesioni muscolari e il 30% in meno di lesioni ai legamenti, ma un aumento del 10% nelle lesioni da allenamento, anche se in questo caso si trattava solo di lesioni lievi». Secondo Ekstrand, queste lesioni lievi sono assimilabili «ai piccoli infortuni che i giocatori subiscono durante la fase di preparazione estiva alle competizioni ufficiali, per esempio durante i tornei amichevoli in giro per il mondo che precedono l’inizio della stagione regolare».Secondo Ekstrand, questa riduzione delle lesioni può essere ricondotta al periodo di riposo avuto durante il lockdown: «Ci saremmo aspettati una risposta fisiologica negativa, del resto gli infortuni muscolari aumentano se per molto tempo non ti alleni e poi torni a giocare con la stessa intensità. Eppure le statistiche dicono che le cose sono andate diversamente: la motivazione potrebbe risiedere nel fatto che i giocatori hanno potuto passare un periodo con le proprie famiglie, e quindi hanno potuto staccare la spina a livello mentale. Avere la mente fresca, nel calcio, è fondamentale. Aiuta anche a prevenire infortuni. E forse questa può essere una teoria che spiega questi dati in controtendenza rispetto alle attese».

In realtà le cose potrebbero essere peggiorate un po’ con l’inizio della nuova stagione: tra i tecnici della Premier League, Guardiola, Klopp e Solskjaer si sono lamentati per l’abolizione delle cinque sostituzioni consentite – in Inghilterra hanno deciso di tornare ai tre cambi – e il manager spagnolo del City ha detto che ci sono state «il 47% di lesioni muscolari in più» in queste prime partite del 2020/21 – un dato parzialmente confermato anche da Premier Injuries, una piattaforma che raccoglie i dati relativi agli infortuni, e che ha rilevato un aumento del 39% delle lesioni muscolari riportate finora, per la precisione sono 82 rispetto alle 59 a ottobre 2019. La Uefa sta conducendo un nuovo studio sulle partite di questa stagione, e il trend negativo potrebbe essere confermato, come ha anticipato lo stesso Ekstrand: «È probabile che ci siano stati più infortuni del normale, in particolare lesioni muscolari, anche se pubblicheremo i dati completi tra un mese».

>

Leggi anche

Calcio
Il Real Madrid ha incassato tantissimo grazie alla partita di NFL al Bernabéu, ma la squadra di Xabi Alonso ha vissuto un vero e proprio incubo logistico
Qual è il prezzo di sei trasferte di fila? Un giro d'affari da 150 milioni di euro (e quattro gare senza vittorie).
di Redazione Undici
Calcio
Lo Sporting Lisbona ha superato gli addii di Amorim e di tanti giocatori di talento, e il merito è di Rui Borges e del suo orologio Casio da 20 euro
Tutta questione di superstizione, senza badare all'etichetta (o al prezzo di listino).
di Redazione Undici
Calcio
Il Flamengo sta dominando il calcio sudamericano degli ultimi anni, ma i premi incassati sono ancora lontani anni luce da quelli della Champions League
Gli oltre 35 milioni di euro ottenuti dal club carioca per il cammino trionfale in Copa Libertadores, qui da noi equivarrebbero soltanto alla partecipazione ai gironi di Champions.
di Redazione Undici
Calcio
Se Wirtz è ancora a zero gol con il Liverpool, la colpa è anche di una commissione che decide a chi assegnare i gol difficili da attribuire
Il meccanismo di assegnazione dei gol contesi in Inghilterra è davvero macchinoso
di Redazione Undici