Ci vuole fantasia anche per segnare gli autogol, come dimostra Dejan Lovren

L'ex Liverpool ha battuto il suo portiere con un tocco di petto.

Nonostante un girone di Champions decisamente al di sotto delle attese, con un solo punto conquistato (nel match casalingo contro la Lazio) e l’eliminazione precoce da ogni competizione europea, in patria lo Zenit continua ad andare a gonfie vele. Nell’ultimo match ha battuto i diretti rivali per il titolo dello Spartak Mosca per 3-1, guadagnando così ulteriore terreno in classifica: al momento la squadra di San Pietroburgo ha sei punti di vantaggio proprio sullo Spartak, e sette sul Cska (che però ha una partita in meno).

Il match ha visto pure un episodio a dir poco singolare: l’autogol di petto di Dejan Lovren, che ha fissato provvisoriamente il risultato sull’1-1. Non capita molto spesso di vedere autoreti realizzate con il petto, e anche la dinamica dell’azione è particolare: il difensore ex Liverpool era indisturbato in area di rigore, con il portiere a pochi passi da lui, e la sua intenzione era quella di accomodare il pallone nelle mani del compagno di squadra. Invece, a sorpresa, il pallone ha assunto una strana traiettoria dopo l’impatto con il petto del difensore, sollevandosi e scavalcando il portiere. Per fortuna di Lovren, l’autorete non è stata determinante, visto che i gol di Rakitskiy e Dzyuba hanno regalato il successo alla squadra di Semak.

Dopo sei stagioni al Liverpool, per Lovren si tratta del primo anno con lo Zenit, e un mese fa si è lamentato apertamente sui social per un calendario di impegni troppo fitto: «La gente si chiede il perché di così tanti infortuni, ma è semplice. Ci sono troppe partite, è impossibile recuperare. Personalmente ho avuto solo otto giorni di pausa, non c’è stata una preparazione precampionato adatta e ora questo calendario da pazzi».