Un altro club per il City Football Group, questa volta in Bolivia

Il Bolívar è diventato partner dalla holding emiratina.

Prosegue il progetto di espansione del City Football Group. La holding calcistica emiratina ha annunciato un accordo con il Club Bolívar di La Paz, una delle società più prestigiose e vincenti nella storia del calcio boliviano. Rispetto alle altre dieci squadre che fanno parte del gruppo – Manchester City (Inghilterra), New York City (Usa), Melbourne City (Australia), Yokohama Marinos (Giappone), Torque (Uruguay), Girona (Spagna), Lommel (Belgio), Troyes (Francia), Sichuan Jiuniu (Cina), Mumbai City (India) – il Bolívar non ha ceduto le proprie quote al CFG, piuttosto è diventato un club partner. Secondo questa nota ufficiale, «il Bolívar potrà richiedere consigli su metodologie di scouting e coaching, strategie di sviluppo dell’accademia giovanile, scienze dello sport e altro ancora. Il Club Bolivar riceverà anche l’accesso alla piattaforma proprietaria di dati e approfondimenti sul calcio di CFG, quindi avrà maggiori. Dal punto di vista commerciale, infine, CFG aiuterà il Club Bolivar ad aumentare i ricavi della sua partnership, costruire strutture di livello mondiale e supportare lo sviluppo dei suoi dirigenti chiave».

La differenza sostanziale con le altre società del gruppo riguarda la dirigenza: il presidente e il direttore sportivo del Bolívar, Marcelo Claure e Javier Recio, resteranno al loro posto, e saranno coadiuvati da Rodrigo Marion, consulente boliviano del CFG. Normalmente, invece, il gruppo dirigenziale dei club acquisiti dal CFG è interamente nominato dall’ufficio centrale della holding, gestito da Ferrán Soriano. Proprio Soriano ha spiegato che «questo accordo, primo nel suo genere, permetterà al Bolívar di godere dell’ampia gamma di competenze nel settore del calcio sviluppate da City Football Group. Oltre a sostenere le ambizioni del Club Bolívar, abbiamo l’opportunità di imparare: siamo convinti che questa nuova esperienza in Bolivia rafforzerà sicuramente la nostra conoscenza e la nostra rete nel calcio sudamericano». Anche il blasone del Bolívar rende innovativa la partnership stipulata col CFG: la precedente operazione in Sudamerica, ma anche tutte quelle finalizzate in Europa, non hanno mai coinvolto società con un palmarés così ricco, più che altro hanno portato alla creazione di nuovi club, come il New York City, oppure al rilancio di alcune realtà di medio o basso livello, non al consolidamento di squadre con grande tradizione.

Come detto, infatti, il Bolívar è tra i club più importanti di La Paz e dell’intero calcio boliviano: ha vinto il campionato locale per 29 volte (record nazionale), di cui 23 nell’era professionistica; ha raggiunto la semifinale della Copa Libertadores (1986 e 2014) e la finale della Copa Sudamericana (2004); gioca la maggior parte delle sue gare in casa allo stadio Hernando Siles, impianto da 42mila posti, e a sua volta ha già creato diverse società affiliate, di cui una in Brasile. Insomma, il CFG ha acquisito il controllo (parziale, secondo gli accordi) di una società molto importante, e infatti gli obiettivi sono molto ambiziosi: anche in vista del centenario del Bolívar, che sarà festeggiato nel 2025, il gruppo proprietario del Manchester City punta a posizionare la sua nuova consociata al vertice del calcio sudamericano, ma anche a sviluppare i giocatori locali, come da strategia consolidata ormai da sette anni. L’idea di creare una multipropeità calcistica risale infatti al 2013, l’anno della prima acquisizione (quella degli Yokohama F. Marinos) dopo aver preso il controllo del Manchester City.