Florian Wirtz sta bruciando le tappe

Non ha ancora compiuto 18 anni, eppure è già considerato il nuovo grande talento del calcio tedesco

La caratteristica più interessante e divertente della Bundesliga è che dà tutto lo spazio che serve, ai giovani, per crescere. Appena sei mesi fa, per dire, Kai Havertz è passato dal Bayer Leverkusen al Chelsea per 80 milioni di euro al termine di una lunga e complicata trattativa; nel frattempo, però, il giocatore designato per prendere il suo posto, Florian Wirtz, era già diventato il marcatore più giovane di sempre in una gara di campionato – a 17 anni, sette mesi e dieci giorni. Insomma, c’è un ricambio continuo, una sperimentazione incessante, basti pensare che proprio il record di Wirtz è stato battuto altre due volte in pochi mesi – prima da Musiala, centrocampista del Bayern Monaco, e poi da Moukoko del Borussia Dortmund.

Solo che alcuni talenti restano nella mente di tutti. È il caso di Havertz, che è passato a uno dei club più ricchi e ambiziosi d’Europa quando non aveva ancora compiuto 21 anni. Ma sembra proprio che anche Florian Wirtz sia destinato a seguire lo stesso percorso. Anzi, forse il trequartista cresciuto nel Colonia possiede addirittura qualcosa in più rispetto al suo predecessore. Non fosse altro che per una questione di pura precocità: Wirtz compirà 18 anni il prossimo 3 maggio, eppure ha già accumulato 29 gare ufficiali con il Bayer Leverkusen, e in queste partite ha messo insieme sette gol e sei assist. Per acquistarlo, nel gennaio 2020, il Bayer ha violato uno storico accordo di mercato con il Colonia che prevedeva la non belligeranza, tra tutti i club della Renania, per i giocatori delle squadre giovanili.

Potrebbe esserne valsa la pena, però. La qualità enorme e potenzialmente sconfinata di Wirtz si percepisce subito, al di là del fatto che sa essere decisivo sotto porta – nella gara giocata il 19 gennaio contro il Borussia Dortmund, finita 2-1 per il Bayer, ha segnato la rete che ha fissato il risultato finale. Il trequartista del Leverkusen è infatti un perfetto organizzatore dinamico del gioco offensivo, ha un’incredibile capacità di leggere i movimenti del pallone, e dei compagni, unita a un’eccellente sensibilità tecnica; questo mix lo porta a essere potenzialmente determinante in ogni situazione, che sia una manovra veloce, che va fatta progredire con una giocata di prima, o una conduzione in campo aperto.

Si muove indifferentemente da esterno e/o da trequartista centrale, ma è in questa posizione che dà il meglio, perché può vedere e ha molto campo davanti a sé: quando agisce in quello spazio, la sua bravura nel vedere e trovare i corridoi migliori in cui inserirsi, o in cui far viaggiare il pallone, lo rendono un elemento davvero imprevedibile per le difese avversarie. Vederlo giocare restituisce una sensazione di ubiquità, e di pericolosità perenne: non sai dove andrà, cosa farà, ma sai che potrà essere determinante da un momento all’altro. Non a caso, il direttore sportivo del Bayer, Simon Rolfes ha dichiarato a The Athletic che Wirtz è «un giocatore che combina grande tecnica e capacità di trovare gli spazi giusti, grazie a un atteggiamento laborioso».

Il gol realizzato contro il Borussia Dortmund

Contro il Borussia Dortmund è andata proprio così, l’intuizione decisiva di Wirtz è arrivata all’improvviso, quando nessuno se l’aspettava: secondo quanto raccontato dallo Spiegel, il tecnico del Leverkusen, Peter Bosz era certo di volerlo e di doverlo sostituire, anche perché aveva saltato le ultime gare per un problema fisico. Poi però Wirtz «ha fatto vedere un paio di giocate rischiose e potenzialmente letali per gli avversari, allora è rimasto in campo e ha trovato il gol». Certo, la scarsa esperienza e l’età ancora freschissima non gli permettono di gestire bene le energie fisiche e nervose, spesso commette errori di eccessiva confidenza, secondo Bosz «deve migliorare molto in questo e altri aspetti del suo gioco»; ma questa sua sfacciataggine è anche un punto di forza, non a caso Sven Bender, capitano e leader del Bayer, ha detto che «Florian gioca un calcio veloce, vivace, spensierato, e questo lo rende un punto di forza per la squadra».

Al di là degli inevitabili limiti dovuti all’anagrafe, Wirtz deve crescere dal punto di vista atletico: non ha una statura slanciata (è alto 1,75) e ha una muscolatura compatta, e questo lo rende poco performante negli scontri aerei e nei duelli sul lungo con i difensori avversari, soprattutto quelli con maggior gamba. Sono aspetti che non possono essere considerati secondari, anche perché un giocatore del genere deve necessariamente aspirare a diventare un top, quindi alla completezza assoluta. Il fatto che non sembri eccessivo parlare in questo modo di un 17enne ci dice tanto, se non tutto, su Wirtz: siamo di fronte a un predestinato, a un ragazzo che ha bruciato le tappe e che sembra possedere tutto il talento necessario per essere uno dei trequartisti più forti d’Europa, Gli basterà mantenere le promesse che ha fatto intravedere finora, anche solo una parte, per diventarlo davvero.