Non ci si può mai fidare davvero di David Luiz

Rigori concessi ed espulsioni sono molto ricorrenti, per il difensore dell'Arsenal.

L’Arsenal di Arteta sembrava essere uscito dalla spirale di risultati negativi in cui si era fatto risucchiare, al punto da inserire delle clausole per la retrocessione nei contratti dei suoi giocatori: i Gunners hanno messo insieme 17 punti nelle ultime sette gare di Premier League, e il trend positivo stava continuando anche in casa del Wolverhampton, grazie al redivivo Pépé – autore del gol del vantaggio, quarto consecutivo in tutte le competizioni. Poi, però, alla fine del primo tempo è entrato in scena David Luiz: il difensore brasiliano ha commesso un fallo ingenuo su Willian Jose negli ultimi secondi del primo tempo, inducendo l’arbitro a fischiare un calcio di rigore; come se non bastasse, il signor Craig Pawson ha deciso di espellere David Luiz per aver interrotto una chiara occasione da gol.

Come si vede dal video del fallo, forse la decisione di tirar fuori il cartellino rosso è stata un po’ eccessiva. Ma il punto non è questo, almeno per gli osservatori esterni: per David Luiz si tratta del sesto rigore concesso e della terza espulsione da quando è arrivato all’Arsenal, nell’estate 2019. Secondo i dati di Opta, nessuno in questo lasso di tempo, ha causato più rigori e ricevuto più cartellini rossi. Insomma, magari questa volta l’arbitro ha esagerato. Ma il problema è che l’ex centrale di Chelsea e Psg è incline a certi momenti di blackout: il Telegraph, non a caso, ha scritto che «ancora una volta David Luiz ha commesso un fallo imprudente, era già successo in passato e ora sta succedendo con preoccupante regolarità. Magari l’Arsenal potrebbe convocare il capo degli arbitri inglesi, farlo sedere di fronte al suo giocatore e cercare di fargli spiegare il regolamento finché non gli entra in testa».

Prima della gara contro i Wolves, David Luiz si era già fatto espellere contro il Chelsea e contro il Manchester City nella passata stagione. Al di là di queste (pessime) cifre disciplinari, anche il resto dei suoi parametri di rendimento non risulta essere proprio brillante: in questa stagione, il difensore brasiliano ha disputato 15 gare di Premier League (11 da titolare) e in queste partite la media punti dell’Arsenal è stata di 1,15. È ovvio che questo dato è influenzato dalle prestazioni di tutta la squadra, il decimo posto dei Gunners non va addebitato solo agli errori di David Luiz, ma il problema è che il 33enne difensore nato a Diadema, nello stato di San Paolo, era stato acquistato per diventare il leader della terza linea, una delle guide carismatiche della squadra – non a caso l’Arsenal ha investito su di lui oltre 24 milioni di euro, tra cartellino e ingaggio. Ecco, probabilmente fidarsi così tanto di David Luiz non è stata proprio una scelta brillante, almeno fino a questo momento.