L’ex ministro dello sport ha detto che non conosceva il mondo dello sport

Vincenzo Spadafora ha concluso così la sua esperienza governativa.

Il 5 settembre 2019, quando è stato varato il Governo Conte II, Vincenzo Spadafora è stato nominato ministro per le politiche giovanili e lo sport. Per Spadafora si trattava di un incarico in continuità con quello ottenuto nel governo precedente, quando era stato nominato sottosegretario con delega alle pari opportunità e ai giovani. Se non fosse per un dettaglio piuttosto importante: lo sport. Ovvero, un mondo che Vincenzo Spadafora, poche ore fa, ha ammesso di non aver mai frequentato prima di ricevere l’incarico di ministro dello sport.

Queste sono state le sue parole, pubblicate in un post Facebook: «Quando diciassette mesi fa ho giurato come ministro per le Politiche giovanili e lo Sport eravamo in un’altra era, in un momento completamente diverso da questo. Per molti anni avevo seguito le questioni relative ai diritti dell’infanzia e dei giovani, è sempre stato il centro del mio impegno. Non conoscevo invece il mondo dello sport, al quale mi sono avvicinato con curiosità, rispetto e attenzione». Qui il post integrale, in cui ovviamente ci sono altri passaggi relativi alla sua esperienza governativa.

In pratica, dunque, il Governo Conte II ha deciso di affidare la gestione dello sport italiano a una persona che non aveva mai avuto contatti con lo sport. E che si è trovato a fare un lavoro per cui non aveva competenze nel corso di una pandemia globale. Per molti, la mancanza di esperienza e di conoscenza della materia da parte di Spadafora è parsa abbastanza evidente proprio nei momenti in cui c’erano da prendere decisioni fondamentali perché lo sport – quello professionistico e quello dilettantistico – potesse sopravvivere all’emergenza sanitaria e alla successiva crisi economica. Con il nuovo esecutivo in via di costruzione, forse, le cose potrebbero cambiare.