Keylor Navas non ha mai perso una doppia sfida di andata e ritorno in Champions League

Con il Real e poi con il Psg, il portiere della Costa Rica ha preso parte a 14 turni a eliminazione diretta. E non è mai stato eliminato.

Proprio come tutti gli spettatori neutrali, Keylor Navas ricorderà a lungo la (bellissima) doppia sfida contro tra Psg e Bayer Monaco: il portiere della Costa Rica è stato uno dei migliori in campo nel match d’andata, quando ha compiuto addirittura dieci interventi decisivi su altrettanti tentativi nello specchio della porta dei giocatori bavaresi, ma anche al ritorno ha offerto un’altra prova di grande sicurezza, con quattro parate fondamentali che, a conti fatti, hanno determinato il passaggio del turno della squadra di Pochettino. Stesso discorso anche per quanto riguarda il match degli ottavi contro il Barcellona: soprattutto nel match di ritorno a Parigi, l’ex estremo difensore del Real Madrid ha giocato una partita eccezionale, bloccando il convinto tentativo di rimonta da parte di Messi e compagni.

Alla luce di tutto questo, è evidente che Keylor Navas sia uno dei protagonisti principali nel grande percorso europeo del Psg, che per il secondo anno consecutivo – guarda caso, proprio da quando Navas è arrivato dal Real Madrid – ha raggiunto le semifinali di Champions League dopo anni di inseguimenti andati a vuoto. Le statistiche, infatti, confermano che Navas è praticamente imbattibile nella più grande competizione per club: anche al Real Madrid, infatti, il portiere costaricano non ha mai perso una doppia sfida a eliminazione diretta. Acquistato nel 2014 come riserva di Casillas, non scende in campo neanche per un minuto nella semifinale persa a maggio 2015 contro la Juventus di Allegri (2-1 per i bianconeri a Torino, 1-1 a Madrid), Nell’estate 2015, Casillas lascia il Real, si accasa al Porto e Navas diventa titolare. Da allora, prima con Benítez in panchina e poi ovviamente con Zidane, Navas inizia un rapporto di amore profondissimo con la Champions: nella prima stagione, il Real elimina la Roma, il Wolfsburg e il Manchester City prima di vincere la finale (ai rigori) contro l’Atlético Madrid, e Navas chiude la stagione con soli tre gol subiti in 11 partite totali; nell’annata successiva il Madrid batte il Napoli, il Bayern Monaco e l’Atlético Madrid, e poi la Juventus nella finale di Cardiff, anche se lo score di Keylor Navas è molto meno brillante rispetto alla stagione precedente (17 gol subiti in 13 partite disputate); infine, nell’edizione 2017/18, l’ultimo Madrid di Zidane e Ronaldo supera Psg, Juventus e Bayern prima del Liverpool in finale, e Navas conquista così la sua terza Champions League con 13 gol incassati in 11 partite.

Nella stagione successiva, il Real – allenato da Lopetegui e poi da Solari – supera il girone eliminatorio, ma poi viene buttato fuori dall’Ajax agli ottavi. Nelle due gare contro gli olandesi, Navas è in panchina, in campo c’è Courtois. Il ritorno di Zidane in panchina non cambia il destino del portiere costaricano, ormai retrocesso a dodicesimo, e così arriva l’occasione di unirsi al Psg. Da allora, e siamo ormai nell’estate 2019, Navas ha ripreso a giocare da titolare in Champions League, e così il Psg ha iniziato superato tutti i turni a eliminazione diretta: nella stagione scorsa, i francesi hanno eliminato Borussia Dortmund, Atalanta e Lipsia prima di cedere in finale al Bayern Monaco; quest’anno, invece, è già toccato al Barcellona e proprio al Bayern Monaco. In totale, dunque, sono 14 turni a eliminazione diretta giocati e superati da Navas. La squadra che uscirà vincitrice dello scontro tra Manchester City e Borussia Dortmund è avvisata: per raggiungere la finale, dovranno battere il Psg, ma anche – se non soprattutto – l’incredibile primato del suo portiere.