Le partite del campionato svedese si giocano davanti a un pubblico di otto persone

I club stanno protestando nei confronti del governo di Stoccolma, anche perché altre attività non hanno limitazioni così stringenti.

È appena iniziato l’Allsvenskan 2021, il campionato di massima serie svedese. Il club detentore del titolo è il Malmö allenato da Jon Dahl Tomasson, ex attaccante del Milan, ma la notizia più interessante – e per certi versi incredibile – riguarda i tifosi, o meglio il pubblico sugli spalti. Le restrizioni imposte dal governo di Stoccolma per contrastare il contagio da Coronavirus consentono una partecipazione di sole otto persone alle manifestazioni pubbliche. Il calcio viene considerato un evento di questo tipo, e quindi gli stadi possono accogliere un pubblico composto da otto tifosi. Non una di più.

I club, dunque, hanno permesso di accogliere otto persone nei propri stadi, e ognuno ha deciso di farlo, cioè di individuare le persone che possono guardare le partite dal vivo, con modalità diverse – alcune società, per esempio, hanno sorteggiato otto nominativi tra coloro che hanno acquistato un abbonamento. Tutto questo sarebbe già abbastanza surreale se non fosse che la Svezia ha creato un protocollo che permette ai centri commerciali, così come agli zoo e ad altre attività aperte al pubblico, di ospitare molte più persone. Lunedì 12 aprile circa 5mila persone hanno avuto libero accesso al parco a tema di Skansen, nella provincia di Stoccolma, mentre a pochi chilometri di distanza l’AIK Solna, la squadra più importante e seguita della capitale, ha battuto per 2-0 il Degerfors di fronte a otto tifosi. Mats Enquist, segretario generale di Swedish Elite Football (l’organizzazione che riunisce e rappresenta i 32 club di prima e seconda divisione), ha detto ai giornalisti di essere cosciente del fatto che le restrizioni sono importanti e perciò devono ancora essere rispettate, ma allo stesso tempo si è chiesto perché il calcio sia trattato in maniera diversa rispetto ad altri settori di intrattenimento: «Abbiamo la sensazione di non essere considerati come un’industria importante, però in realtà lo siamo. Evidentemente le autorità sanitarie sanno trovare soluzioni per i centri commerciali, per i bar e per altre attività che non siano il calcio».

Secondo quanto riporta il Guardian, la Svezia è uno dei Paesi al mondo con il maggior tasso di contagiati rispetto alla popolazione, e forse questo impaurisce molto le autorità locali. Al tempo stesso, però, i club si dicono pronti a creare le condizioni per accogliere un pubblico più vasto in tutta sicurezza: Hakan Mild, direttore dell’IFK Goteborg (il club in cui si è trasferito da poco Marek Hamsik) ha spiegato che «lasciare entrare otto persone in un’arena all’aperto che può ospitarne 18mila, come il nostro stadio, è un passo troppo piccolo. Noi abbiamo un’organizzazione professionale che ci permetterebbe di accoglierne di più, e speriamo che questi primi esperimenti portino le autorità e il governo ad aprire gli occhi, a dare responsabilità ancora maggiori alle squadre, così che i tifosi possano tornare negli stadi».