Il Leeds ha “oscurato” il Liverpool su Twitter per la sua adesione alla Super Lega

E non è stata l'unica protesta nella prima partita ufficiale dopo lo scisma.

Anche senza l’annuncio della creazione della Super Lega, Leeds United-Liverpool sarebbe stata una partita molto attesa. Per diversi motivi: la sfida tra Bielsa e Klopp, la rincorsa dei Reds al quarto posto, ultimo obiettivo stagionale ancora possibile per la squadra campione d’Inghilterra, e anche il buon momento dei Peacocks, reduci da tre vittorie consecutive e dal 2-1 in casa del Manchester CIty. Le contingenze, però, hanno cambiato lo scenario: la gara di Elland Road è diventata la prima della storia dopo lo scisma, in più era coinvolto proprio un club della Super League, il Liverpool, quindi si è potuta tastare con mano, in maniera diretta, la reazione del mondo del calcio a questa rivoluzione in atto.

In questo senso, nessuno è rimasto deluso. Nel senso: prima, durante e dopo la gara (terminata 1-1 con gol di Mané nel primo tempo e Llorente nel finale) sono avvenute tantissime cose interessanti, a cominciare dall’accoglienza delle due squadre fuori dallo stadio di Leeds, con i tifosi locali – insieme ad alcuni supporter del Liverpool – che hanno protestato contro i Reds e hanno addirittura dato fuoco a un kit da gioco del Liverpool. In campo, i giocatori dello United si sono riscaldati con una maglia piuttosto provocatoria: davanti c’erano stampati il logo della Champions League e la scritta Earn It, letteralmente “guadagnatela”, con un chiaro riferimento alla natura chiusa (o comunque semichiusa) della nuova competizione in via di costruzione; sul retro, invece, lo slogan scelto dal Leeds era “Football is for the fans”, una frase che non ha bisogno di traduzioni.

Quella che va vista e considerata come una vera e propria campagna di protesta è proseguita anche durante e dopo la partita, per esempio attraverso i social: su Twitter, per tutta la serata, il profilo del Leeds ha oscurato il nome “Liverpool”, utilizzando al suo posto la dicitura Merseyside Red – la stessa scelta da Konami per identificare il Liverpool nel gioco Pro Evolution Soccer senza possedere le licenze per riprodurre nome e marchio del club inglese. Nelle interviste del postpartita, poi, sono arrivate (inevitabilmente) domande e risposte sulla Super Lega ai giocatori e agli allenatori di entrambe le squadre: per Bielsa, la creazione della nuova competizione «compromette la struttura del calcio, e mostra come i ricchi stanno rovinando lo sport»; per Bamford, attaccante dello United, «è incredibile il clamore suscitato da questa notizia, ma è assurdo anche che non si parli con la stessa frequenza di emi come il razzismo. Da quello che ho visto su Twitter, non c’è un tifoso che sia felice della SuperLeague. Il calcio è dei tifosi. Senza tifosi, i club non sarebbero niente».

In realtà anche i tesserati del Liverpool hanno rilasciato dichiarazioni non proprio concilianti nel corso delle interviste postgara: James Milner ha detto che la scelta di creare la Super Lega «non mi piace e spero che non diventi realtà. Noi giocatori non sapevamo nulla, hanno deciso senza consultarci. Abbiamo scoperto tutto stanotte, abbiamo diverse domande da porre alla società». Anche il tecnico Klopp ha spiegato che la proprietà dei Reds «non ha coinvolto me e i giocatori in questo progetto. Non possiamo dire di più, aspettiamo sviluppi come tutti. La gente non è felice, posso capire perché, e io non ho cambiato opinione rispetto all’ultima volta in cui ho parlato dell’eventuale creazione della Super Lega». Il riferimento di Klopp è un’intervista rilasciata a Sky nel 2019, quando si disse speranzoso che la Super Lega non venisse mai creata: «Con la Champions League e l’Europa League, il calcio ha due ottimi prodotti. Certo, vanno considerati anche gli aspetti economici, ma perché dovremmo creare un sistema in cui il Liverpool affronta il Real Madrid per 10 anni consecutivi? Chi vuole vederlo ogni anno?».